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“Scenari di quartiere”, Fabrizio Brandi narra “Blocco 3”

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fabrizio-brandi-in-blocco-3-foto-1Si cala in un cortile livornese, tra i caseggiati compresi tra i numeri civici 18-23 di piazza Barriera Garibaldi a La Guglia, lo spettacolo “Blocco 3”, la nuova narrazione popolare di “Scenari di quartiere”, la rassegna della Fondazione Teatro Goldoni con Comune di Livorno e la collaborazione dell’Autorità Portuale, in programma sabato 17 settembre, alle ore 19.15. Non è una scelta casuale: l’attore Fabrizio Brandi racconterà, infatti, la storia di Mario Nesi, un ragazzino che crebbe negli anni ‘80, attraverso mille difficoltà, proprio lì, nel cortile del mitico quartiere della Guglia, nel luogo stesso che ha respirato storie come questa. Gli abitanti del quartiere, saranno quindi invitati a scendere da casa con le proprie sedie ed accogliere tutti coloro che vorranno partecipare a questa narrazione (ingresso libero), scritta da Brandi insieme a Francesco Niccolini, che ne firmano insieme la regia con Roberto Aldorasi.
Mario, di anni undici – spiega Fabrizio Brandi – era nato al Blocco 3, il terzo palazzaccio di una serie di edifici di sicurezza, voluti dal regime fascista a scopo contenitivo per i sovversivi. Lui cresce lì, all’ombra del suo cortile e di una affollata e picaresca umanità, fra compagni di giochi esuberanti, e vicini di casa molto vicini. Mario, sotto l’ala protettiva del padre un tipico comunista d’acciaio di quei tempi, sviluppa i primi germi di ribellione umoristica e autocoscienza. La voglia di crescere ed emanciparsi, non tarderà a portare le prime trasgressioni e le prime esperienze amorose. L’ironia di Mario forgia il suo personaggio in un ritmo allegro ma non troppo.
È il centro di un mondo scomposto e ricomposto in un prisma che rifrange la memoria da diverse angolazioni. La narrazione tratteggia con disinvoltura uno spaccato caleidoscopico della profonda umanità che vi si affolla e affianca Mario nel suo mestiere di crescere e di vivere. Dalla narrazione è stato pubblicato un libro per le Edizioni Erasmo. Al termine dello spettacolo (durata di circa un’ora), sarà possibile gustare a prezzo popolare un tipico stuzzichino livornese con vino preparato da “Barretto in movimento”.

Fabrizio Brandi -  (Livorno, 1965) attore -  Si forma alla Scuola di Ricerca Teatrale “Laboratorio Nove” e alla Scuola di Commedia dell’ Arte e dell’ attore comico, diretta da Antonio Fava. Inizia le prime esperienze come attore comico insieme a Paolo Migone. Lavora con Barbara Nativi, Emanuele Barresi,Antonio Fava, Stefano Filippi. E’ attore di televisione e cinema ed ha lavorato con: Paolo Virzì, Roan Johnson, Francesco Bruni, Diego Abatantuono, Eugenio Cappuccio. Negli anni svolge in parallelo un percorso artistico personale realizzando numerosi spettacoli e narrazioni. Attualmente impegnato con Francesco Niccolini e Roberto Aldorasi.
Francesco Niccolini -  (Arezzo 1965). Drammaturgo e autore. Da 19 anni scrive con Marco Paolini e insieme a lui ha realizzato alcuni degli spettacoli più visti della carriera di Paolini. Ha scritto testi per Sandro Lombardi, Arnoldo Foà, Luigi D'Elia, Anna Bonaiuto, Massimo Schuster, Fabrizio Saccomanno, Angela Finocchiaro, Alessandro Benvenuti, Giuseppe Cederna, Banda Osiris e Alessio Boni. Alcuni dei suoi spettacoli sono stati rappresentati in molti paesi d'Europa, in Africa, Stati Uniti e Asia da alcune delle più importanti compagnie italiane, francesi e belghe. Pubblica per Einaudi e Becco Giallo.

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Mayor Von Frinzius, al via laboratorio e raccolta fondi

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leone giannini goldonidi Giulia Vicari

La Compagnia Mayor Von Frinzius è pronta per il nuovo anno del suo laboratorio teatrale che prenderà il via lunedì 3 ottobre al teatro Goldoni alle 18. Questa prima lezione sarà aperta a tutti, anche a chi per diversi motivi non può o non ha intenzione di iscriversi.
Da poco è partita una nuova campagna per sostenere l’attività di Mayor Von Frinzius. La campagna nel dettaglio si trova sul sito della Compagnia (www.indiegogo.com/projects/mayor-von-frinzius-the-inclusive-theatre-company-italy#/), ma si tratta di una attività di crowdfunding, cioè una sorta di vendita online di alcuni prodotti della Compagnia, come magliette, cartoline disegnate, oppure, a cifre più elevate, gli spettacoli della Compagnia stessa, la quale ha in questo modo anche cercato di commercializzarsi.
Quindi si tratta di donazioni che si fanno tramite l’acquisto di un oggetto. La Compagnia infatti ogni anno cerca dei mezzi che permettano di garantire il laboratorio e di mantenere le sue caratteristiche fondamentali, che sono quelle della apertura e del fatto di essere gratuito. La campagna è partita il 12 settembre e finirà il 12 novembre ed è anche un modo di rilanciare la Compagnia, oltre alla semplice raccolta di fondi.
“Questo è il ventesimo anno della Compagnia Mayor Von Frinzius – spiega Lamberto Giannini, direttore della Compagnia – il che è importante non tanto per il numero ma in quanto, se una realtà teatrale riesce a resistere per 20 anni, in un mondo in cui il teatro è andato in disuso, proponendo un modo di fare teatro che può essere più o meno apprezzato, vuol dire che ha un significato ed è importante. Nella nostra attività ci sono due momenti fondamentali: uno è il 3 ottobre, l’inizio del laboratorio teatrale e l’altro sarà lo spettacolo di Maggio che in genere si tiene al Goldoni. Il laboratorio inizia nell’ottica dell’inclusività piena con una lezione aperta, cioè per chiunque voglia, sperando ovviamente che qualcuno rimanga. Il laboratorio si terrà tutti i lunedì e venerdì dalle 18 alle 20”.
“Si parte subito con una dimensione produttiva –continua- chi partecipa al laboratorio farà esercizi di laboratorio preparatori al teatro ma il fine è quello di fare uno spettacolo. La nostra vocazione principale, infatti, non è quella sociale o terapeutica, ma una vocazione artistica; poi inevitabilmente se una vocazione ha la forza di sconfinare e rispondere anche ad altri bisogni, che sono sociali e di integrazione, è un arricchimento, però il fondamentale è la parte artistica. Siamo convinti che facciamo una cosa importante e che ha valore, le conferme che ci arrivano fanno piacere e ci fanno capire che non siamo così indietro con il teatro di integrazione”.
Il sostegno della fondazione è evidente – aggiunge Marco Leone, direttore Teatro Goldoni - anche perché la compagnia Mayor Von Frinzius è l’unica compagnia stabile esistente per il Teatro Goldoni. Che per fare ogni cosa servono risorse è vero, si può risparmiare su tutto tranne che su la cultura e questo continueremo a farlo. I laboratori teatrali, il teatro e l’arte in generale, sono proprio l’unico posto nel quale viene valorizzata la diversità, e forse l’unico luogo che questo tipo di società ha costruito per valorizzare la diversità, è proprio l’arte. Noi cerchiamo continuamente di uniformarci allo standard, si valorizza sempre ciò che abbiamo in comune, mentre l’unico luogo in cui ognuno può dire sono diverso è il contesto artistico. Quello che ci fa vergognare e ci mette in crisi nel quotidiano, in realtà è quello che ci fa sentire forti e unici sul palcoscenico. Il teatro quindi è uno spazio che dobbiamo difendere perché ne va della salute mentale della comunità”.

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I croceristi americani tornano al Goldoni

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l_arrivo-dei-croceristi-americani-al-goldoni-24sett16-foto-4“Non siamo in un teatro qualunque in una qualsiasi città della Toscana: da qui è passato un pezzo di storia importante per la musica e la cultura con Pietro Mascagni ed il Verismo; Livorno è stato un esempio in Italia ed in Europa di libera circolazione e convivenza pacifica tra persone e religioni; qui è nato uno dei Presidenti della Repubblica Italiana come Carlo Azeglio Ciampi, recentemente scomparso”: sono alcuni dei messaggi che in questi giorni si sono alternati al Teatro Goldoni di Livorno in due serate speciali nel segno della lirica e della canzone italiana riservate agli ospiti di crociere internazionali presenti nel porto della nostra città. Un bell’esempio di incontro tra turismo, cultura e territorio: Livorno ed il Goldoni sono sempre più meta e tappa per migliaia di visitatori, in questo caso a larghissima provenienza americana, coinvolti in iniziative autofinanziate che fanno leva sulla bellezza e coinvolgente forza della nostra musica e del nostro teatro. Ecco che tre tenori toscani, con un ideale richiamo all’indimenticabile performance di Pavarotti-Domingo e Carreras a Roma nel ‘90, si sono prodotti nella prima parte in una brillante carrellata di arie e brani celebri (Tosca, Butterfly, Pagliacci, Rigoletto, ecc.) e nella seconda – dopo un omaggio allo statunitense Leonard Bernstein con “Tonight” dal musical West side story – alle canzoni melodiche che a partire dalla tradizione napoletana hanno contribuito a rendere ancora più famoso in tutto il mondo il nostro ricco repertorio musicale.  Altri appuntamenti sono già programmati per aprile e maggio 2017.

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Sabina Guzzanti al Goldoni, al via la prevendita

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guzzanti-foto-4Sabina Guzzanti torna in teatro per incontrare il pubblico con un monologo satirico esilarante: “Come ne venimmo fuori. Proiezioni dal futuro”, per la regia di Giorgio Gallone. Da martedì 4 ottobre sarà possibile acquistare in prevendita i biglietti per lo spettacolo atteso al Teatro Goldoni di Livorno giovedì 20 ottobre: un’imperdibile anticipazione della stagione di prosa tutta nel segno della più graffiante e coinvolgente comicità organizzata insieme a Pilar Ternera/Nuovo Teatro delle Commedie, nell’ambito della propria rassegna di “Comico d’autore”. Nella migliore tradizione dell’attrice romana, società, economia, personaggi politici, si intrecceranno in riflessioni importanti per raccontare qualcosa in più sui nostri giorni, mettendo sempre il pubblico nella condizione di divertirsi.
Prevendite: nel circuito Box Office e on line (www.goldoniteatro.it) da martedì 4 ottobre; presso biglietteria del Teatro Goldoni dal 7 ottobre nei giorni da martedì a sabato con orario 17-20.

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Al Goldoni laboratorio su “consumo a scuola”

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Goldoni con piazzale esternoVenerdì 7 ottobre dalle 15-19, alla Caserma Rimediotti del Teatro Goldoni è in programma il primo incontro introduttivo di Narrare il consumo a scuola. Voci, corpi, strumenti, il corso di aggiornamento organizzato da Fondazione Goldoni, Unicoop Tirreno, Scuola Coop.
Il laboratorio, rivolto ai docenti delle scuole di Livorno, oltre a far acquisire ai docenti partecipanti i “fondamentali” del linguaggio teatrale (utilizzo corretto della voce, consapevolezza della gestualità, della comunicazione verbale e non verbale, della relazione comunicativa con l’altro) ha come obiettivo la costruzione, insieme agli insegnanti partecipanti, di percorsi curricolari di educazione al consumo.
Le attività avranno un percorso modulare che affronterà, attraverso incontri e attività laboratoriali, il tema dei consumi e del loro rapporto con l’educazione e con la scuola, in particolare i laboratori teatrali, curati dalla Fondazione Goldoni, e tenuti da Francesca Della Monica e Paola Martelli, saranno concentrati su questi tre momenti: esplorazione dell’azione vocale; esplorazione del linguaggio gestuale, potenziamento dei meccanismi comunicativi legati alla narrazione per rendere l’esposizione dell’insegnante maggiormente efficace.
I moduli curati da Unicoop Tirreno con la consulenza del Prof. Stefano Oliviero, docente di Storia dell’educazione e Storia dei Processi formativi (Università di Firenze) e da Scuola Coop, ente accreditato come agenzia formativa alla Regione Toscana, che negli anni ha sviluppato una esperienza nel campo dell’educazione al consumo e nella elaborazione di strumenti didattici, saranno centrati sui seguenti momenti: la centralità dei consumi; Il consumo, l’educazione e la scuola: storia, presente e futuro di un rapporto complesso; Progettare un percorso di educazione al consumo a scuola.  I seminari prevedono la partecipazione attiva degli iscritti, i contenuti ed i metodi proposti dai due soggetti promotori del corso si integreranno per diventare strumenti operativi nel lavoro dei docenti che avranno l’opportunità di sperimentare e costruire percorsi curricolari innovativi per le loro classi.

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su “consumo a scuola”
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Goldonetta, lezione di ascolto musicale

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labinscena-029Il 10 ottobre, dalle 17 alle 19 in Goldonetta, è in programma la seconda lezione del laboratorio di Ascolto Musicale che Daniele Salvini terrà con cadenza settimanale fino aprile. Il Laboratorio si rivolge a tutti coloro che ascoltano e amano la musica, ma anche a chi si avvicina ad essa per la prima volta, per un percorso di conoscenza degli stili, delle forme, degli autori più rappresentativi della musica occidentale, per sviluppare la capacità di ascoltare, aumentare la consapevolezza e il piacere nell’esperienza dell’ascolto. Conoscere la musica non significa soltanto sapere le regole della teoria musicale: leggere un’opera è possibile anche se non si conoscono le note sul pentagramma, significa comprendere i processi e le strutture della composizione, coglierne i significati e le idee, vivere un’esperienza sonora che si rivolge al corpo, alla mente, al cuore di ognuno di noi. Anche quest’anno il percorso attraverserà secoli di musica, con ascolti, letture, analisi, collegamenti interdisciplinari.
Nella prima parte dell’anno (ottobre-dicembre, 10 lezioni) il corso – Analisi e interpretazione. Da Monteverdi a Bartók. – cercherà di mettere a fuoco alcuni momenti salienti dell’esperienza musicale occidentale attraverso l’analisi di alcuni capolavori (dall’Orfeo di Monteverdi alle Stagioni di Vivaldi, dalle Variazioni Goldberg di Bach ai Concerti per pianoforte e orchestra di Mozart, dal Don Giovanni al Tristan und Isolde di Wagner, dalla Sinfonia n. 5 di Beethoven alla Quarta di Brahms, alla Quinta di Mahler, a La Mer di Debussy, a Ravel, al Bartók dei Quartetti per archi) e l’ascolto comparato di alcune tra le più significative esecuzioni dei maggiori interpreti – solisti e direttori d’orchestra – allo scopo di affinare le capacità di ascolto, la comprensione delle forme e delle strutture, la sensibilità verso i vari interpreti.
Nella seconda parte (gennaio-aprile, 12 lezioni) – a prosecuzione ed approfondimento del percorso effettuato lo scorso anno – ci concentreremo sulle molteplici esperienze musicali che hanno caratterizzato Il secondo Novecento: dalle avanguardie al minimalismo, dai compositori dell’est europeo alle culture musicali orientali, e poi il jazz dal dopoguerra ad oggi, la rivoluzione del rock, il folk e la musica popolare, il teatro musicale, la musica nel cinema. Info: 0586.204225 laboratori@goldoniteatro.it www.teatrogoldoni.it

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I giovani della Bottega d’Arte del Goldoni in Romeo&Giulietta

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romeo-e-giulietta-2016-20Venerdì 14 ottobre , con tre repliche (9.30-11.30-21), gli attori adolescenti della Bottega d’Arte del Goldoni con lo spettacolo Romeo & Giulietta diretti da Mauro Pasqualini, saranno sul palco del Teatro Goldoni insieme a spettatori loro coetanei per condividere un’esperienza unica.
Questo appuntamento è il primo della rassegna di Teatro Ragazzi, spettacoli per le scuole, organizzati da Teatro Goldoni, Comune di Livorno, CRED e Pilar Ternera.
L’amore è certamente un’ottima “esca” per catturare l’attenzione degli adolescenti e avvicinarli all’opera di Shakespeare, ma dietro alla storia dei due amanti i temi sono molti più importanti: le responsabilità, le divisioni tra comunità - così attuali oggi - i desideri e le speranze per il futuro, l’odio e il suo radicamento, il rapporto genitori-figli, le scelte, il divenire adulti e la complessità. Queste e molte altre saranno le tematiche che i ragazzi affronteranno decidendo di compiere il viaggio all’interno di questo testo, interpretato da adolescenti. I giovani spettatori si confronteranno quindi con allievi/attori loro coetanei e sarà dunque facile entrare in sintonia ed immedesimarsi nella storia
A 400 anni dalla sua morte – dice Mauro Pasqualini - questo è il nostro modo per dire grazie a William Shakespeare, l’uomo che con il suo lavoro ha saputo regalare all’umanità nuove opportunità, nuovi modi per essere esseri umani migliori”.
Adattamento da Romeo e Giulietta di W. Shakespeare, In punta di cuore di Ugo Chiti e Sotto una luna invidiosa di Luca Biagiotti. Con Bencreati Benedetta, Cipriani Irene, Elfaitouri Akim, Fantasia Anastasia, Figlioli Eleonora, Franceschi Sara, Gargiulo Carolina, Lucchesi Rebecca, Luise Alberto, Marrucci Matteo, Merelli Rinaldo, Notartomaso Zoe, Panza Anna, Passetti Ambra, Pezzini Alessia, Rizzo Marta, Salvini Maria Sofia, Simeone Francesco, Taddei Filippo, Tonelli Mattia. Coreografia Silvia Oliveira Mise en scène Mauro Pasqualini.
Per lo spettacolo delle 21 ci sono ancora biglietti disponibili in vendita a partire dalle 20.
info: CRED 0586 824305/824306 fax 0586 518624 TEATRO GOLDONI 0586.204223/204206

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Il Goldoni ricorda Fo. “Corteggiato per tornare qui”

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dario-fo-al-teatro-goldoni-il-11feb2004-1Ci sarebbe tanto piaciuto averlo tra noi, al Teatro Goldoni per aprire la prossima Stagione di prosa: la sua presenza era stata lungamente caldeggiata dal Direttore generale della Fondazione Goldoni Marco Leone che l’aveva invitato avviando con lui un dialogo che è proseguito in questi mesi, ma ci ha lasciato oggi. Dario Fo sarebbe così ritornato sul palcoscenico del Goldoni dopo che era stato tra i primissimi a ricalcarlo dopo la sua riapertura: era l’11 febbraio del 2004, due settimane dopo la sua inaugurazione. Anche in quell’occasione ebbe al suo fianco la compagna di una vita, Franca Rame e volentieri li accomuniamo nel ricordo: presentarono “Anomalo Bicefalo”, una delle innumerevoli e divertenti piece teatrali in cui le sue inimitabili doti di attore e drammaturgo erano al servizio della satira politica più attuale e documentata, con esiti immancabilmente esilaranti. Fu anche quella volta se stesso, un autentico ed eterno Giullare, figura che sapeva esprimere e trasmettere al pubblico naturalmente con la profondità dei testi – grandissimi – che gli valsero il Nobel per la letteratura. “Dario Fo ci lascia una grande lezione di presenza – afferma Marco Leone – un uomo che con forza e coraggio è stato nel nostro tempo totalmente in ascolto sui temi reali, usando il proprio mestiere, il Teatro, per entrare con forza nei temi della contemporaneità”.

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Goldoni, al via la campagna abbonamenti

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il-flauto-magico-regia-kemp-a-livorno-1Manca meno di un mese all’apertura della nuova Stagione teatrale del Teatro Goldoni ed in questi giorni è stata avviata la campagna abbonamenti alla lirica con prezzi convenienti ed invariati rispetto al passato. Sarà così possibile scegliere ed assicurarsi il proprio posto preferito in teatro per un cartellone che si si alzerà l’11 novembre con il meraviglioso mondo musicale denso di magia, favola e poesia de Il Flauto Magico di Wolfgang Amadeus Mozart: un’opera geniale che recherà ancora una volta la firma di uno dei più prestigiosi uomini di teatro della scene europea quale il regista inglese Lindsay Kemp. Il 7 dicembre sarà la volta di una serata lirica speciale che ruoterà attorno a Pietro Mascagni (nel giorno in cui cade l’anniversario della sua nascita) e Giacomo Puccini, i due compositori toscani che hanno scritto pagine memorabili per il melodramma e la musica del Novecento. Li troveremo accomunati in una storia ed un libretto conteso, Lodoletta, di cui sarà proposta una selezione ed un’opera passionale e tragica di forte ascendenza verista e naturalista, Il Tabarro composta nello stesso periodo. Sempre pucciniana la disperata e struggente storia d’amore tra Manon Lescaut ed il Cavaliere Renato Des Grieux che sarà preceduta dalla paradossale ed esilarante avventura del Cappello di paglia di Firenze, una farsa piena di brio e leggerezza di Nino Rota, musicista famoso soprattutto per le splendide colonne sonore dei film di Fellini e di altri grandi Maestri del cinema.
I prezzi degli abbonamenti
variano dai 54 euro (Loggione), da 68 euro a 88 euro per i palchi e platea ed €40 per i giovani (fino a 30 anni). La biglietteria del Teatro Goldoni è aperta dal martedì al sabato con orario 17-20.

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Come si costruisce un’opera: verso “Il Flauto Magico”

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opera1Sabato 29 ottobre alle 18, avrà luogo nella Sala Mascagni del Teatro Goldoni, un incontro in cui verrà raccontato al pubblico, attraverso un video ed alcune interviste, il lavoro che gli studenti del Liceo Cecioni - indirizzo artistico, hanno realizzato per le scenografie dell’opera Il Flauto Magico, che inaugurerà la Stagione lirica del Goloni venerdì 11 novembre.
Il lavoro dei ragazzi, che si inserisce nell’ambito del Progetto Alternanza Scuola/Lavoro, è stato impostato già dalla scorsa estate, quando insieme al loro professore Raffaello Gaimari ed allo scenografo Sergio Seghettini hanno iniziato a lavorare sui bozzetti realizzati dal regista dell’opera Lindsay Kemp.
opera2Il progetto istituzionale Alternanza scuola-lavoro, è stato calibrato sulle specificità del Liceo ed ha previsto un coinvolgimento diretto degli stagisti con la professionalità teatrale sia tecnica che artistica.
Le diverse fasi ed il risultato del loro lavoro verranno presentato sabato direttamente dai ragazzi, da Marco Leone direttore generale del Teatro Goldoni, da Alberto Paloscia direttore artistico della Stagione Lirica, da Sergio Seghettini scenografo e da Franco Micieli Direttore di Produzione.
A fine conferenza, il pubblico sarà accompagnato in Teatro e potrà assistere ad una parte di prova dell’Opera.

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Alla Rotonda il flash mob per il “Flauto magico”

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flash-mob-rotonda-ardenza-flauto-magico-foto-4bRotonda di Ardenza, domenica 30 ottobre: c’erano cinque personaggi speciali confusi tra la folla dei passanti che animavano il lungomare livornese. Erano lì come tutti, intenti a godersi la bella giornata di sole di fine ottobre, quando poi, uno per volta, in maniera imprevedibile ed inattesa, hanno cominciato a dare voce ad alcune delle più belle arie del “Flauto magico”, la sublime ultima composizione per il teatro lirico di Wolfgang Amadeus Mozart, in questi giorni in preparazione al Teatro Goldoni in vista del suo debutto il prossimo 11 novembre. Cinque splendidi interpreti, che si sono prestati con un semplice e coinvolgente flash mob a condividere la gioia e la passione di cui è intrisa una delle più belle opere liriche di tutti i tempi: i soprani Sarah Baratta e Yukiko Aragaki, i tenori Blagoj Nacoski e Giuseppe Raimondo, il basso Manrico Signorini, con alla fisarmonica Massimo Signorini, si sono alternati nel canto e nell’interpretazione dei propri rispettivi ruoli (Regina della Notte, Papageno, Pamina, Tamino, Sarastro), sorprendendo i presenti che sono stati alla fine coinvolti e partecipi delle loro stesse azioni, preparate del direttore artistico della stagione lirica Alberto Paloscia. Una piccola sorpresa della Fondazione Teatro Goldoni, un assaggio dell’assoluta bellezza ed immediatezza di una partitura che non smette mai di affascinare e che tra favola e poesia parla dell’eterna lotta dell’amore tra il bene ed il male. L'opera sarà resa sul palcoscenico da uno dei più prestigiosi uomini di teatro della scene europea, il regista, mimo, danzatore e pittore Lindsay Kemp nelle vesti di regista, oltre che scenografo e costumista. Artefice della parte musicale sarà il Maestro direttore e concertatore  Dejan Savić, direttore d'orchestra principale del Teatro dell'Opera di Belgrado. I biglietti per assistere alle rappresentazioni (venerdì 11 novembre, ore 20.30 e domenica 13 ore 16.30) sono già disponibili presso il botteghino del Goldoni dal martedì al sabato dalle ore 17 alle ore 20. Tutte le informazioni su www.goldoniteatro.it

 

 

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Il Goldoni ricorda il professor Giorgi

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soleLa Fondazione Teatro Goldoni partecipa con profonda commozione alla perdita del Professor Carlo Giorgi, grande appassionato di lirica e teatro, persona gentile e umana che ha collaborato per anni con il Teatro, allestendo spettacoli per bambini con i suoi burattini che, raccontando le opere liriche diventavano pupazzi animati di vita e sentimenti nelle mani sapienti ed appassionate di uno specialista come lui di in questa arte antica.
Il professor Giorgi era per il Teatro Goldoni un punto di riferimento fondamentale per sia per la formazione che nei rapporti tra il Teatro e la Scuola. Proprio i suoi ragazzi, i suoi amati studenti, furono i figuranti in quell’indimenticabile Cavalleria Rusticana che inaugurò il Teatro Goldoni nel 2004. La Fondazione Goldoni è vicina alla famiglia e esprime le sue più sentite condoglianze.

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il professor Giorgi
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Il “Flauto Magico”, oggi guida all’ascolto

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il-direttore-de-il-flauto-magico-dejan-savicdi Daniele D'Ambra in collaborazione con Stefania D'Echabur

Sarà il "Flauto magico" di Mozart ad aprire, venerdì 11 novembre alle ore 20.30 (replica domenica 13 alle ore 16.30 e lunedi 7 alle ore 17 nella sala Mascagni la guida all'ascolto, clicca qui per leggere tutti i dettagli), la stagione lirica 2016-17 dello storico ed amato Goldoni. L'opera vedrà uno dei più prestigiosi uomini di teatro, Lindsay Kemp nelle vesti di regista, scenografo e costumista. La parte musicale, invece, sarà affidata al maestro Dejan Savic, Sovraintendente e direttore artistico del prestigioso Teatro dell'Opera Nazionale di Belgrado. In attesa di assistere all'opera la città sta assistendo a piccole “incursioni” teatrali, dei flash mob che introducono all’opera come quello di domenica scorsa sul lungomare di Livorno, dove improvvisamente alcuni cantanti dell’opera hanno regalato ai passanti musica e meraviglia.
Nelle parole del Direttore Generale del Teatro Goldoni, Marco Leone, si evince tutta la soddisfazione: "Siamo felici ed emozionati per il debutto, ma allo stesso tempo consapevoli dell'importanza di quanto il nostro Teatro, insieme a quello Verdi di Pisa e al Giglio di Lucca, sia un soggetto produttivo che innesca processi virtuosi di sostegno e sviluppo dell'industria dello spettacolo, rappresenta cioè impresa culturale. Aggiungo che la stagione sarà addirittura doppia in quanto a produzioni liriche-musicali. Come uomini di teatro siamo orgogliosi dei nostri sforzi che regaleranno alla città opere eccezionali che continuano a vivere nei secoli".
Parlando di cultura, non poteva mancare l'intervento dell'assessore alla cultura Francesco Belais: " Il Comune di Livorno ringrazia la Fondazione Goldoni e tutti coloro che portano avanti con impegno e grande passione il progetto di non far morire la musica che riempie i cuori di gioia. Da parte mia posso solo fare i complimenti e fare un in bocca al lupo a tutto il cast e agli addetti ai lavori".
Piene di soddisfazione ed emozione le parole di Dejan Savic: " Debuttare al Goldoni è per me un grandissimo piacere soprattutto con un'opera a me cara come quella del maesto Mozart. Debuttare nella città di Mascagni, il quale nel 1922 rappresentò la Cavalleria Rusticana proprio a Belgrado, mi rende felice. Il cast con il quale ho lavorato è fantastico perchè siamo innamorati del nostro lavoro".
Simpatiche le dichiarazioni in inglese di Lindsay Kemp: "Ringrazio per le collaborazioni che nell'ultimo periodo erano diminuite e tornare con "Il flauto magico" è emozionante e intrigante allo stesso tempo. Ringrazio Savic con il quale ho subito avuto un ottimo feeling. Fantastica, inoltre, la collaborazione con Alberto Paloscia e con il meraviglioso cast che con grande impegno e passione ha reso il lavoro splendido".
Dulcis in fundo Alberto Paloscia, Direttore artistico della stagione lirica, presenta il cast : "La lirica quest'anno è in fermento. Noi al Goldoni, con passione e sacrificio, riusciamo autonomamente a realizzare opere fantastiche. Ci tengo a presentare il nostro multietnico cast". Per maggiori informazioni clicca qui.

Il cast

Manrico Signorini, "Saratro"

Blagoj Nacoski, "Tamino"

Sarah Baratta e Maria Laura Martorana, "Regina della Notte"

Yukiko Aragaki, "Pamina"

William Hernandez, "Papageno"

Silvia Lee, "Papagena"

Antonio Pannunzio, "Monostatos"

Barbara Luccini e Roxana Herrera Diaz, "Prima Dama della Regina"

Roxana Herrera Diaz e Sara Paone, " Seconda Dama"

Carlotta Vichi, "Terza Dama"

Eugenio Di Lieto, "Oratore degli iniziati, Secondo Sacerdote"

Giuseppe Raimondo, "Primo Sacerdote"

Chiara Delfino, Francesca Spiller, Agnese Casarosa, Margherita Carnicelli, Martina Niccolini, Alice Schiasselloni nel ruolo dei "Tre Geni-Fanciulli"

Direttrice Coro voci bianche, Marisol Carballo

Direttore, Dejan Savic

Regia, scene e costumi, Lindsay Kemp

Coreografia e aiuto regia, Daniela Maccari

Progetto scenografico, Sergio Seghettini

Maestro del Coro Marco Bargagna

Orchestra della Toscana

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oggi guida all’ascolto
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Flauto Magico, guida all’ascolto in Sala Mascagni

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Teatro Goldoni,  “ LA TRAVIATA” 
 Foto Augusto BizziPer meglio approfondire tutta la ricchezza ed il fascino del capolavoro di Wolfgang Amadeus Mozart “Il flauto magico”, titolo inaugurale della stagione lirica (11 e 13 novembre), il Teatro Goldoni invita il pubblico ad intervenire lunedì 7 novembre, alle ore 17 in Sala Mascagni al primo appuntamento di “Guida all'ascolto”, il ciclo di incontri che accompagnerà tutta la stagione per meglio fare apprezzare e conoscere le opere in programma.

Durante l’iniziativa, il M° Daniele Salvini condurrà il pubblico attraverso il gioco musicale e teatrale di quella delicata fabbrica d'incanti che è il Flauto magico attraverso coinvolgenti esempi musicali tratti da incisioni e realizzazioni celebri, con l'opportunità di affacciarsi un attimo alle prove di insieme che si svolgono contemporaneamente nella sala grande del Teatro.

Il direttore artistico Alberto Paloscia fornirà le notizie essenziali di questa nuova produzione del Teatro Goldoni  che si avvale della regia di Lindsay Kemp e della direzione d'orchestra di Dejan Savić.

L’incontro è ad ingresso libero.

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“Pinocchio…sta con Ginevra” al Goldoni

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whatsapp-image-2016-11-07-at-14-10-53La solidarietà non si ferma per la piccola Ginevra. Mercoledì 23 novembre alle 21 al teatro Goldoni di Livorno andrà in scena lo spettacolo lirico "Pinocchio...sta con Ginevra", scritto da Natalia Valli e liberamente tratto dalla celeberrima fiaba di Collodi.
L'intero incasso sarà devoluto in favore del comitato "Salviamo Ginevra". Il costo del biglietto è di 10 euro per gli adulti e di 5 euro per i bambini fino a 10 anni.
Sarà possibile acquistare i biglietti presso la biglietteria del teatro Goldoni. Per info: 348/6779055

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Goldoni, venerdì e domenica “Il flauto magico”

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LIVORNO TEATRO GOLDONI - IL FLAUTO MAGICO - PROVE - 07 novembre 2016   
Foto: TRIFILETTI / BIZZILindsay Kemp, una delle grandi e vitalissime icone del teatro internazionale del secondo Novecento, torna sulle scene nella veste di regista lirico al Teatro Goldoni di Livorno con una nuova produzione ed allestimento di Zauberflöte (Il flauto magico) di Wolfgang Amadeus Mozart. Lo spettacolo, atteso per venerdì 11 novembre, alle ore 20.30 e domenica 13 novembre, alle ore 16.30, inaugura la Stagione 2016-2017 della Fondazione Goldoni e rappresenta il 'titolo unico' del cartellone dei tre Teatri di Tradizione del circuito toscano (con il Goldoni, il Verdi di Pisa ed il Giglio di Lucca dove l’opera approderà a gennaio).
Si rinnova così il rapporto tra Kemp, artista 'totale' (insieme alla regia firma scene, costumi e luci) ed il Teatro di Livorno, un rapporto instaurato dal 1998 con un'acclamata produzione di Iris di Mascagni in occasione del centenario dell'opera, e proseguito con Maschere, Traviata, Midsummer Night's Dream ed un fiabesco Flauto magico nel 1999, dichiaratamente la sua opera prediletta.
E’ utile sottolineare – afferma David Haughton che con Daniela Maccari segue la produzione come aiuto regista – quanto Il flauto magico sia vicino alla natura artistica di Kemp e viceversa... non soltanto per la bizzarra commistione di linguaggi musicali nella partitura, che tanto assomiglia al poliedrico linguaggio teatrale dell’artista inglese, ma anche per come il soggetto trascenda con spontanea scioltezza le categorie ortodosse, miscelando sacro e profano, serietà e comicità, il fantastico ed il quotidiano. Al momento di mettere in scena Il flauto magico, Kemp non ha voluto imporre delle invenzioni “originali” o spiccatamente “Kempiane”. Procedendo come sempre da un’intensa identificazione personale con i suoi autori, ha cercato soprattutto di immaginare come l’avrebbe voluto Mozart, e quindi è stato naturale scegliere un’ambientazione che evoca con soltanto un po’ d’ironia il tardo Settecento, almeno per i costumi e la gestualità. Per la scenografia ha scelto invece un impianto monumentale fisso che rispecchia la riscoperta del teatro romano, con dosi di esotismo Egizio e Asiatico. Per lo stile di rappresentazione e recitazione ha voluto rendere omaggio alle tradizioni e convenzioni del mondo operistico, pulendole da elementi decorativi.
Kemp ha cercato, quindi, anche questa volta l’essenza del racconto da trasmettere: l’amore fra un principe e una principessa, draghi e strumenti musicali magici, complotti cosmici e commedia contadina, una costruzione narrativa confusa ma piena di situazioni di grande effetto, sono resi attraverso una semplicità che lascia all’immaginazione dello spettatore lo spazio per rendere l’incredibile credibile, creando una logica da mito fiabesco dove gli eventi più improbabili abbiano l’inevitabilità di un sogno.
Al suo fianco, responsabile della parte musicale, sul podio dell’Orchestra della Toscana e CLT Coro Lirico Toscano (maestro del Coro Marco Bargagna), un grande direttore d'orchestra proveniente dai Balcani, il M° Dejan Savić, da molti anni sovrintendente e direttore artistico del prestigioso Teatro dell'Opera Nazionale di Belgrado, degno erede di una grande tradizione direttoriale. Un Flauto magico, quindi, che concilierà la tradizione esecutiva mitteleuropea e viennese del direttore musicale con la lettura fantastica, fiabesca, surreale del regista britannico.
Lo spettacolo nasce da un minuzioso lavoro di sinergia con le forze del Teatro Goldoni: il nuovo Flauto è stato interamente realizzato in house, con il coinvolgimento di tutta la squadra tecnica del Goldoni, a partire da Sergio Seghettini a cui si deve il progetto scenografico, e la partecipazione di giovanissimi studenti delle scuole livornesi grazie al progetto di alternanza scuola-lavoro, coinvolti nella realizzazioni di elementi scenografici. Un lavoro d'équipe, al quale non si è sottratta la nutrita compagnia di canto, formata in gran parte da giovani artisti già in carriera, tutti selezionati nel corso delle audizioni organizzate dal Teatro, con la presenza costante del regista. Il cast vede la presenza di elementi esperti ed altri in rapida ascesa: tra i primi il tenore macedone Blagoj Nacoski, reduce da grandi successi nel repertorio mozartiano e belcantisco e già apprezzato nelle vesti di Tamino all'Opera di Francoforte e al Teatro Carlo Felice di Genova, e il basso livornese Manrico Signorini, scoperto alla fine degli anni Novanta dal nostro Teatro, già applaudito nel ruolo di Sarastro nel Flauto magico del 1999. Accanto ad alcune voci nuovi per il Goldoni, quali il soprano giapponese Yukiko Aragaki, acclamata a Tokyo in un'importante produzione dell'Idomeneo mozartiano firmato dal regista Damiano Michieletto, e le due interpreti della Regina della Notte, Sarah Baratta e Maria Laura Martorana, entrambe autentiche specialiste dell'impervio ruolo, il ritorno del baritono sudamericano William Hernandez (Papageno), autentica 'rivelazione' del fortunato Barbiere rossiniano realizzato nel 2016 sotto l'egida di Opera Studio, e un'altra importante presenza livornese, quella della raffinata belcantista Barbara Luccini impegnata nelle vesti della Prima Dama. Di rilievo gli altri artefici della rappresentazione: il soprano coreano Silvia Lee (Papagena), il tenore Antonio Pannunzio (Monostatos), il soprano cileno Roxana Herrera Diaz (Prima e seconda Dama), il mezzosoprano Carlotta Vichi (Terza Dama), la toscana Sara Paone (Terza Dama), il basso Eugenio Di Lieto (Oratore, Secondo Sacerdote), il tenore torinese Giuseppe Raimondo (Primo Sacerdote); nei ruoli dei Tre Geni- Fanciulli si alterneranno Margherita Carnicelli, Martina Niccolini, Alice Schiasselloni e Chiara Delfino, Francesca Spiller, Agnese Casarosa, elementi provenienti dal Coro Voci Bianche della Fondazione Teatro Goldoni diretto da Marisol Carballo.
Tutti perfettamente calati nel gioco musicale e teatrale di quella delicata fabbrica d'incanti che è il Flauto magico: uno splendido messaggio di felicità e di ottimismo, tenacemente perseguita dai protagonisti dell'opera dopo tante peripezie e difficili prove – come avviene in ogni favola che si rispetti – che, grazie ai miracoli e alle meraviglie della musica di quel visionario fanciullo che è Wolfgang Amadeus Mozart, può aiutare a fare riscoprire, come afferma Lindsay Kemp, l'eterno bambino che è in ognuno di noi.

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Al Goldoni “I have a dream” con i Joyful Gospel

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joyful-repertorio-3Venerdi 18 Novembre alle ore 21, al Teatro Goldoni di Livorno, “The Joyful Gospel Ensemble e l’Associazione MusiCanto porteranno in scena “I have a dream”, spettacolo teatrale e musicale in due tempi di Riccardo Pagni, realizzato in collaborazione con il Teatro Goldoni e con la partecipazione dell’AVIS Comunale di Livorno e dell’A.I.R.C.S. (Associazione Italiana Ricerca Colangite Sclerosante).
Una rappresentazione ricca di presenze artistiche, con la partecipazione del Joyful Gospel Ensemble, 60 cantanti e attori e 5 musicisti, degli attori Manola Bichisecchi, Lisa Ricci, Andrea Bocelli e Rino Schiaffino, del Centro Formazione Danza Eimos, degli African Dreams, e del piccolo coro “I Joyfullini”. Cori, Attori, cantanti, coreografie e “band” dal vivo, con i brani più intensi della musica “spiritual” e “gospel” e non solo. Intenso, riflessivo, emozionante; in queste tre parole è racchiusa tutta l’atmosfera di “I Have a Dream”, uno spettacolo di grande impatto e carico di significati.
“I Have a Dream” è la storia avvincente e suggestiva di due uomini e due donne (realmente esistiti) ridotti in schiavitù e che volevano solo vivere.
Quattro persone diverse fra loro, distanti nel tempo e nello spazio, ma uniti da un sottile filo invisibile che li lega indissolubilmente l’uno con l’altro e li spinge inesorabilmente nell’ingranaggio della schiavitù. Una macchina che sembra non fermarsi mai, da quel lontano 1619 fino agli anni 2000. Cambiano le forme e le modalità, ma la schiavitù è ancora con noi.
Man mano che lo spettacolo evolve, lo spettatore scoprirà intrecci e legami che collegano fra loro tutti i personaggi , con l’appassionante epilogo di esperienze diverse e drammatiche che culminerà con la riconquista della libertà per ognuno di loro.
flyer retro sfondo“The Joyful Gospel Ensemble”, con i suoi 50 coristi e cantanti solisti e cinque musicisti, si esibisce in uno spettacolo di grande forza, un vero concentrato di energia e carica emotiva che coinvolge gli spettatori in un crescendo di suggestioni musicali e ritmo.
Il concerto dei Joyful e il loro sincero e istintivo sentire il repertorio, garantiscono esecuzioni scintillanti e appassionate, con brani che spaziano dallo Spiritual più tradizionale al “Contemporary Gospel”, attraverso una personale interpretazione scenica ed una rilettura particolare della musica nera americana, con ballate struggenti e solenni alternate a brani ritmici e con “incursioni” artistiche in altri ambiti musicali molto coinvolgenti.
Diretti da Riccardo Pagni, i Joyful si avvalgono della presenza di musicisti come Paolo Morini (basso), Fabrizio Pagni (tastiere), Maurizio Fiaschi (chitarra), Andrea Morini (pianoforte), Fabio Giannitrapani (batteria).
L’evento si inserisce nella decima edizione del progetto “For Peace…Musica per la Pace e la Solidarietà”, che ha ricevuto per sei volte la medaglia del Presidente della Repubblica quale riconoscimento per l’alto valore culturale dell’iniziativa.
Ingresso: 15 Euro – Ridotto 10 Euro . Prevendita presso il botteghino del Teatro Goldoni Dal Martedi al Sabato ore 17-20.

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Giovanni Talà in mostra al Teatro Goldoni

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goldon1Il ritorno di Lindsay Kemp alla regia lirica con un’attesa nuova produzione della sua opera prediletta “Il flauto magico” di Mozart al Teatro Goldoni (venerdì 11 e domenica 13 novembre), ha fornito l’occasione per proporre al pubblico dei tre Teatri di tradizione toscani una mostra fotografica di chi fu per tanti anni un’attenta e fedele testimone delle poetiche creazioni dell’artista inglese: un’esperienza quella di Giovanna Talà, indimenticata operatrice culturale livornese, che fu racchiusa nel suo bel volume “Sogni di luce. Il senso dell’immagine nel teatro di Lindsay Kemp” e che da domani avrà una sua proiezione nella mostra che sarà allestita nella Sala Mascagni del Goldoni a cura delle sue figlie Paola ed Enrica Talà. Quindici immagini di grande formato per ricordare le pregevoli ed apprezzate qualità artistiche di Giovanna a tre anni dalla sua scomparsa ed offrire attraverso il suo appassionato lavoro un tangibile omaggio all’arte di Kemp: “Il suo teatro – spiega David Haughton, anche lui impegnato nella produzione de Il flauto – ha qualcosa di inafferrabile, è intriso di emozioni intensissime, atmosfere intangibili, ed ironie sottili, e quindi, forse, il miglior modo per evocarlo e descriverlo è attraverso le foto (perché suscitano l’immaginazione)”. Da questo saggio poetico in immagini e parole che Giovanna Talà costruì negli anni con tanta cura e amore, documento unico e preziosissimo, nasce questa mostra che accompagnerà la nuova, magica creazione di Kemp per il nostro palcoscenico.
La mostra sarà visitabile gratuitamente in occasione delle due rappresentazioni liriche e nei prossimi primi appuntamenti della stagione del Goldoni ed approderà a gennaio nei Teatri Verdi di Pisa e Giglio di Lucca che sono coproduttori di questa bella iniziativa.

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Goldoni, lunedì “Il flauto magico” per le scuole

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Livorno, Teatro Goldoni Livorno
“Il flauto magico”  
 Foto Augusto BizziTredici scuole, 37 classi, 860 bambini coinvolti attraverso 35 lezioni in classe, 14 lezioni di canto, 14 visite del teatro. Questi i numeri del progetto per le scuole legato alla produzione e alla speciale rappresentazione de Il flauto magico di Mozart, che andrà in scena lunedì 14 novembre, alle 9 e alle 11, al Teatro Goldoni. Sulla direzione intrapresa dal progetto Un Banco all'opera del Circolo Didattico Carducci di Livorno e con la collaborazione della casa editrice Sillabe, la Fondazione Teatro Goldoni ha scelto di proporre la celebre opera ai bambini ed alle bambine delle scuole primarie e secondarie della città ideando e realizzando, insieme con la scuola Carducci, laboratori pensati per questa fascia di età e proponendo uno spettacolo concepito e realizzato apposta per loro. Tutto questo per avvicinare i più piccoli al grande patrimonio musicale europeo di difficile approccio, se non sostenuto da un’azione educativa specifica.
Si tratta di una riduzione pensata per le scuole dove gli alunni, dalla platea del Goldoni, interagiranno con i cantanti accompagnandoli con cori delle arie più famose de Il Flauto Magico trascritte appositamente per loro.
Ciò che verrà raccontato è la storia di un’avventura meravigliosa, un viaggio sulle orme del giovane principe Tamino, attraverso il regno della terribile regina Astrifiammante, tra serpenti dagli occhi di lampo e stelle di fuoco. Il teatro musicale unisce ed esprime ogni forma d’arte ed è uno dei repertori meno presenti nella didattica nonostante sia un linguaggio multimediale e moderno per eccellenza.
Tre docenti sono stati a disposizione delle classi coinvolte, hanno raccontato ai bambini l'opera, l’hanno fatta ascoltare e sono stati loro a costruire degli oggetti magici che serviranno durante la rappresentazione. Una seconda parte del progetto si è svolta direttamente al Goldoni, dove le classi sono state preparate al canto corale dal Direttore del coro delle voci bianche maestro Marisol Carballo ed hanno avuto anche la possibilità di visitare il teatro fin dietro le quinte.
Personaggi e interpreti Regina della Notte Maria Laura Martorana Tamino Giuseppe Raimondo Pamina Barbara Luccini Papageno William Hernandez Papagena Silvia Lee Prima Dama Rosanna MazziSeconda Dama Sara Zenti Terza Dama Alessio Mannelli Voce narrante Mauro Pasqualini M° del Coro Marisol Carballo Pianoforte Flavio Fiorini Coordinamento registico Alberto Paloscia.
Da un’idea di Paola Geri e Maria Grazia Piombanti - Circolo Didattico Carducci Drammaturgia Mauro Pasqualini Percorso propedeutico e materiali a cura di Paola Geri, Maria Grazia Piombanti, Francesco Del Zoppo e della Casa Editrice Sillabe.
Scuole coinvolte: Primarie: Carducci (Ardenza, Banditella, Montenero), Lambruschini, Villa Corridi, Razzauti, Benci, Santo Spirito, De Amicis, Natali, S. Carlo Borromeo; Secondarie di 1°: Bartolena, Tesei.
Info: Teatro Goldoni - Ufficio Scuole 0586.204206/223, www.teatrogoldoni.it

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Stasera al Goldoni gospel con “I have a dream”

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i-have-a-dream-2Tutta l’intensità e l’emozione della musica “spiritual” e “gospel” in uno spettacolo teatrale avvincente basato su una storia vera: è quanto promette “I have a dream”, due atti di Riccardo Pagni con The Joyful Gospel Ensemble, in programma venerdì 18 novembre, alle ore 21 al Teatro Goldoni di Livorno. L’appuntamento, presentato insieme all’Associazione MusiCanto, apre la sezione “Eventi - Cori in concerto” della Fondazione Goldoni e racconterà la storia suggestiva di due uomini e due donne (realmente esistiti) ridotti in schiavitù, umiliati e privati di ogni diritto e dignità. Quattro persone diverse fra loro, distanti nel tempo e nello spazio, ma uniti da un sottile filo invisibile che li lega indissolubilmente l’uno con l’altro e li spinge inesorabilmente nell’ingranaggio della schiavitù. Una macchina che sembra non fermarsi mai, da quel lontano 1619 fino agli anni 2000. Cambiano le forme e le modalità, ma la schiavitù è ancora terribilmente presente: durante lo spettacolo si scopriranno intrecci e legami che collegano fra loro tutti i personaggi, con l’appassionante epilogo di esperienze diverse e drammatiche in un crescendo di suggestioni musicali e ritmo. Una rappresentazione ricca di presenze artistiche, con la partecipazione di attori, cantanti, coro, coreografie e di un gruppo orchestrale dal vivo per una coinvolgente performance diretta da Riccardo Pagni ricca di significati e di musica: con i Joyful Gospel Ensemble, protagonisti sul palcoscenico Manola Bichisecchi, Andrea Bocelli, Rino Schiaffino, Lisa Ricci, con la partecipazione di EIMOS Centro Formazione Danza, African Dreams (percussioni) ed i Joyfullini, il piccolo coro diretto da Irene Pancaccini; Giovanna Milianti e Emma Marchetti (recitazione e canto). Musicisti: Fabrizio Pagni (Tastiere), Andrea Morini (Pianoforte), Paolo Morini (Basso elettrico), Fabio Giannitrapani (Batteria), Maurizio Fiaschi (Chitarre).
L’evento si inserisce nella decima edizione del progetto “For Peace…Musica per la Pace e la Solidarietà”, che ha ricevuto per sei volte la medaglia del Presidente della Repubblica quale riconoscimento per l’alto valore culturale dell’iniziativa.

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