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Domenica Buffa racconta “Le Olimpiadi del 1936”

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federico-buffa_le-olimpiadi-del-1936-foto-2I giochi olimpici più controversi della storia, quelli delle quattro vittorie di Jesse Owens a Berlino sotto gli occhi sprezzanti di Adolf Hitler: a raccontarli con le parole di chi c’era in quei giorni esaltanti e tremendi e con uno stile narrativo incalzante sarà Federico Buffa, giornalista e telecronista sportivo per Sky, uno dei volti televisivi più noti ed affermati. Domenica 20 novembre, alle ore 21 al Teatro Goldoni di Livorno, Buffa darà vita così con vibrante partecipazione a “Le Olimpiadi del 1936”, una storia di sport e di guerra e le storie dello sport sono storie di uomini. Sono storie che scorrono assieme al Tempo dell’umanità, seguono i cambiamenti e i passaggi delle epoche, a volte li superano. È capitato a Berlino nel ‘36 quando Hitler e Goebbels volevano trasformare le loro Olimpiadi, o quello che credevano che fossero le “loro” Olimpiadi, nell’apoteosi della razza ariana e del “nuovo corso”. E invece quelle Olimpiadi costruirono i simboli più luminosi dell’uguaglianza, con un susseguirsi di atleti neri sul podio, tanto che già al secondo giorno qualcuno consigliò il führer sul fatto che non era più il caso di salutare personalmente gli atleti vincitori di medaglie.
Miscelando differenti linguaggi teatrali per una narrazione civile emozionale, che non trascurerà gli accenti tragicomici, Federico Buffa interpreterà in scena la parte di Wolgang Fürstner, comandante del villaggio olimpico; con lui, per la regia di Emilio Russo e Caterina Spadaro, i musicisti Alessandro Nidi (pianoforte e direzione musicale), Nadio Marenco (fisarmonica) e la giovane cantante Cecilia Gragnani, personaggi che saranno evocati dal protagonista nel desiderio di poter rivivere quei giorni e quei luoghi della lontana estate del 1936, con le immagini “rivoluzionarie” di Leni Riefensthal. I costumi sono di Pamela Aicardi, luci di Mario Loprevite, allestimento scenico realizzato da Cristiana Di Giampietro.
Lo spettacolo, prodotto da Tieffe Teatro Milano e scritto da Buffa con Emilio Russo, Paolo Frusca ed Jvan Sica, sta attraverso l’Italia in una tournée di grande successo ed inaugura la sezione “Turno unico” della Stagione di Prosa della Fondazione Goldoni.

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Al Goldoni “Pinocchio” per aiutare la piccola Ginevra

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pinocchio-per-ginevra-foto-4Pinocchio per Ginevra: mercoledì 23 novembre, alle ore 21, arriva al Teatro Goldoni la semplice e raffinata opera lirica Pinocchio di Natalia Valli, liberamente tratta dalla favola di Collodi: grazie alla collaborazione e partecipazione di tanti volontari, lo spettacolo andrà in scena a sostegno del Comitato "Salviamo Ginevra", una raccolta fondi che consentono le cure all'estero per la piccola Ginevra. Un gesto di solidarietà dal mondo della musica e del Teatro con tutto il pubblico, per le cure della bambina livornese di tre anni che combatte contro una rara malattia le cui cure le impongono frequenti viaggi all'estero e che possono esserle assicurate solamente con l'aiuto della Comunità.

Grazie alla collaborazione del Teatro Goldoni con il Festival Pucciniano ed il Teatro Verdi di Pisa, andrà così in scena una godibilissima opera lirica con la direzione musicale del M° Jacopo Sipari Di Pescasseroli alla guida dell’Orchestra del Festival Pucciniano di cui è direttore principale ospite: in un clima giocoso e fiabesco, grandi e piccini riconosceranno nella coloratissima messa in scena i personaggi e le situazioni che hanno reso immortale ed amata la storia del piccolo burattino di legno, dalla sua creazione nella casa di Geppetto all’incontro con il Gatto e la Volpe, il Campo dei miracoli, l’arrivo nel Paese dei balocchi, fino a ritrovarsi nella pancia della Balena insieme al babbo ed il lieto fine per mano della Fata Turchina che lo trasformerà in un bambino vero. Tutto rivestito con le belle melodie profuse da Natalia Valli nella partitura che fu commissionata anni fa dal Teatro Giordano di Foggia, con il patrocinio della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, e che da allora è andata in scena in altri importanti Teatri sempre con grande successo.
La regia dello spettacolo è del giovane ed affermato Renato Bonajuto, che vanta già oltre 100 regie liriche tra cui La Traviata che inaugurò la passata stagione lirica al Goldoni; le scene sono di Laura Marocchino; interventi del Centro Studi Danza Arabesque. La parte corale è affidata alla Schola Cantorum Labronica, Maestro del Coro Maurizio Preziosi, Coro Voci Bianche e Giovanile della Fondazione Teatro Goldoni, Maestro del Coro Marisol Carballo. Protagonisti sul palcoscenico la stessa autrice Natalia Valli che vestirà i panni della Fata, Bianca Barsanti (Pinocchio), Veio Torcigliani (Geppetto), Matteo Bagni (Grillo), Federico Bulletti (Gatto), Katia Tempestini (Volpe), Alessandro Ceccarini (Mangiafuoco), Alessandro Martinello (Omino/ III Corvo), Matteo Benvenuti (Lucignolo/II Corvo), Arianna Rondina (Monello/I Corvo).
L'intero incasso della serata sarà devoluto a favore del Comitato ‘'Salviamo Ginevra''.
Durata circa 1 ora e 10 minuti

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Domenica al Goldoni “Cantiamo in pace”

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cantiamo-in-pace-goldoni-fotoLaici, ortodossi, buddisti, cattolici, musulmani, ebrei, protestanti, evangelici, bahà’i, induisti, uniti per la Pace: saranno tante le voci che domenica 27 novembre, alle ore 17 al Teatro Goldoni alzeranno alto il loro canto corale, il loro inno e pensiero con il concerto “Cantiamo in Pace”. Un’iniziativa condivisa, un messaggio forte di speranza e partecipazione con la direzione artistica di Riccardo Della Ragione. Cori ed artisti provenienti da Livorno, ma non solo, saliranno così sul palcoscenico per questa manifestazione giunta alla seconda edizione organizzata da Teatro Goldoni (all’interno del cartellone “Cori in concerto” 2016-2017), Associazione Culturale RIKI e con la partecipazione del Comune di Livorno e media partner Diciottoci Produzioni Video e Associazione Orientarti Onlus.
Una Concerto ed anche una Festa cosmopolita della città di Livorno in cui una bambina, Margherita Gatta, reciterà frasi della Pace che sono state scelte da ogni formazione per introdurre la performance artistica. Sentiremo così dalla sua voce le parole di Papa Francesco fondersi con quelle del Dalai Lama, quelle di Nelson Mandela e quelle di Maometto, quelle di Daisaku Ikeda, del Mahatma Gandhi, di Bahá’u’llah. Frasi della Bibbia si alterneranno a quelle dei Sutra Buddisti, del Corano e sentiremo i Canti Gregoriani insieme ai Mantrha Tibetani.
Protagonisti saranno i New Choir & Tornado Band, Piero Nissim, Coro La Grolla, Tashi Delek Band, Coro San Paisio, Scorcelletti & Siringo, Coro Mascagni, Africa Drums, Cantantibus Organis, Atmananda Talavydia, Coro Rodolfo Del Corona, Sephora & Giovanni, Coro Diapason.
Presenterà la serata lo stesso Riccardo Della Ragione, artista poliedrico, musicista e cantante, compositore di colonne sonore e musicoterapista: “La motivazione che ci ha animato – spiega – nasce dalla consapevolezza del potere positivo che i cori esercitano in chi li ascolta. Ho avuto più volte la fortuna di dirigere dei cori e la loro forza coinvolgente risiede nel fatto che i coristi, prima di arrivare a cantare in armonia, devono sforzarsi “nell’accordarsi” con i propri compagni in percorso che produce un risultato di crescita personale ed artistico”. Il coro finale prevede la partecipazione di tutti gli Artisti presenti all’evento che canteranno insieme il brano “Un giorno noi” scritto per l’occasione.
Questo progetto, oltre a promuovere un messaggio di Pace condivisa, aderisce alle finalità della Festa della Toscana sottolineando in questo modo, oltre al valore della ricorrenza dell’abolizione della pena di morte nel 1786 ad opera del Granduca Leopoldo di Toscana, anche la rappresentazione multi culturale e multi religiosa per promuovere i diritti dell’uomo e della pace, argomenti quanto mai attuali. Inoltre sono già stati devoluti 60 biglietti per invitare i Profughi ospiti nella nostra città.

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Goldoni, lunedì e martedì Baliani e Costa in “Human”

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foto-1b-human_cast_completozani-casadioPerché si mettono in viaggio sapendo in partenza che forse moriranno? Per quel forse”. In questa frase di Marco Baliani e Lella Costa, cruda quanto inesorabilmente forte, è racchiusa la sintesi di “Human”, lo spettacolo teatrale da loro scritto ed interpretato, atteso lunedì 28 e martedì 29 Novembre, alle ore 21 al Teatro Goldoni per la stagione di prosa.
Con questo nuovo lavoro, i due artisti, attori, autori e registi tra i più affermati nel panorama teatrale italiano, si interrogano ed interrogano il pubblico sul significato più profondo di Umanità a partire dal titolo stesso, con quella linea nera che l’attraversa sbarrandolo: allusione inequivocabile alla presenza dell’umano ed alla sua possibile negazione. La prima ispirazione è stata l’Eneide, il poema di Virgilio che celebra la nascita dell’impero romano da un popolo di profughi: si parte dal mito per affrontare il senso profondo del migrare. Poi l'incontro e la reminiscenza di un altro mito, ancora più folgorante nella sua valenza simbolica e profetica: Ero e Leandro, i due amanti che vivevano sulle rive opposte dell’Ellesponto. Prende avvio così “Human”, dal tema delle migrazioni e dalla volontà di raccontarne l' “odissea ribaltata”; poi la storia del nostro Novecento ed ancora, in misura più ampia, le vicende di questo primo millennio, con il loro racconto di intolleranze e persecuzioni, individuali o di massa, nei confronti degli inermi e degli innocenti, barbarie che continuano a perpetrarsi senza sosta.
Utilizzando le forme teatrali, lo spettacolo, indaga quanto sta accadendo in questi ultimi anni, sotto i nostri occhi, nella nostra Europa, intesa non solo come entità geografica, ma come sistema “occidentale” di valori e di idee: i muri che si alzano, i fondamentalismi che avanzano, gli attentati che sconvolgono le città, i profughi che cercano rifugio.
“Non è uno spettacolo che denuncia – spiega Baliani che firma anche la regia dello spettacolo – o che indigna, informa, spiega, prende posizione, lancia messaggi o appelli. No, è piuttosto un teatro che inquieta, che pone domande e non conosce risposte, che lascia disorientati. È uno spettacolo che ci interroga su quella parola troppo abusata, Umanità, e interroga prima di tutto il gruppo degli attori e attrici, il nostro stare in scena dentro quella parola”. Prende così forma una narrazione multiforme, costruita da tanti quadri a sé stanti che aprono e chiudono una situazione, senza rimandi a quella successiva se non per analogie, o per trascinamento, ma così facendo non rinuncia ad incantare e divertire, con ironia e perfino con umorismo: perché forse solo il teatro sa toccare nodi conflittuali terribili con la leggerezza del sorriso, la visionarietà delle immagini, la forza della poesia. Con Baliani e Costa protagonisti sulla scena saranno David Marzi, Noemi Medas, Elisa Pistis, Luigi Pusceddu; musiche originali di Paolo Fresu con Gianluca Petrella; scene e costumi di Antonio Marras. Martedì 29 novembre, alle ore 17.30 presso la Sala Mascagni del Goldoni, la Compagnia con Marco Baliani incontrerà il pubblico, intervistato dalla giornalista Maria Teresa Giannoni: un’occasione per affrontare direttamente con i protagonisti dello spettacolo gli importanti temi sollevati. Ingresso libero fine esaurimento posti.

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Al Goldoni incontro con l’attore Baliani

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human-lella-costa-sociale-05Martedì 29 novembre alle 17.30 nella Sala Mascagni del Teatro Goldoni, Marco Baliani e la Compagnia di Human, incontreranno il pubblico intervistati da Maria Teresa Giannoni, un’occasione per affrontare direttamente con i protagonisti dello spettacolo gli importanti temi sollevati.
Human è costruito sul tema dello sguardo verso l’Altro, uno spettacolo sul tema della migrazione, scritto e interpretato da Marco Baliani e Lella Costa. Marco Baliani supera il proprio concetto di teatro civile e, insieme a Lella Costa, indaga la linea di confine che separa l’umano dal disumano. Il racconto, moltiplicato dalle voci di quattro giovani attori, affronta il tema della migrazione, di uomini e donne in fuga da guerre e carestie, in cerca di salvezza sulle coste italiane. Quei ricordi si sovrappongono alle epopee classiche e diventano anch’essi mito. I due artisti costruiscono così un teatro capace di avvicinarsi a temi delicati, senza rinunciare all’ironia, perché solo il teatro sa toccare nodi conflittuali terribili con la leggerezza del sorriso, la visionarietà delle immagini, l’irriducibilità della poesia. Ingresso libero fino esaurimento posti. Biglietti ancora disponibili per lo spettacolo in scena alle 21.

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Goldoni, oggi doppia guida all’ascolto per Mascagni

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il-regista-de-plano-con-il-direttore-da-ros-fotoVenerdì 2 dicembre, alle 17 nella sala Mascagni del Teatro Goldoni si terrà la nuova “Guida all’ascolto” per presentare al pubblico la speciale Serata in programma per la stagione lirica il prossimo 7 dicembre, in occasione dell’Anniversario della nascita di Pietro Mascagni (Livorno 7 dicembre 1863). Originale il programma proposto per l’occasione che verterà sul rapporto tra Mascagni e Puccini attraverso una selezione dall'opera Lodoletta del compositore livornese (il cui libretto vide la “contesa” tra i due musicisti toscani ed ebbe la sua prima assoluta a Roma, al Teatro Costanzi, nel 1917), e l'esecuzione del pressoché coevo Tabarro pucciniano (che fu composto nello stesso periodo e con la sua prima rappresentazione a New York, Metropolitan, 1918).

Un rapporto profondo di amicizia e complicità tra i due musici, anche se spesso caratterizzato da momenti contraddittori e conflittuali. Il professor Daniele Salvini, attraverso ascolti mirati e numerosi esempi musicali, guiderà gli spettatori a familiarizzare con queste due partiture entrambe legate alla maturità dei propri autori, forse meno conosciute e frequentate ma dal grande fascino. Per l’occasione il direttore artistico Alberto Paloscia presenterà questa nuova produzione realizzata con la collaborazione del Rotary Club Livorno e che ha nel direttore d’orchestra Fabrizio Da Ros e nel regista Daniele de Plano i due principali artefici. L’ingresso alla Guida all’Ascolto è libera fino esaurimento posti. Sono ancora disponibili biglietti per la rappresentazione del 7 dicembre presso il botteghino del Goldoni dal martedì al sabato con orario 17-20 (tel. 0586 204290). Tutte le informazioni su www.goldoniteatro.it

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Goldoni, serata lirica per il compleanno di Mascagni

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15202536_10211129680655350_8756815459432178393_ndi Giulia Vicari

Mercoledì 7 dicembre il Teatro Goldoni ospiterà una speciale serata lirica in occasione dell’Anniversario della nascita del compositore livornese Pietro Mascagni e del ventennale della morte del Maestro Gianandrea Gavezzani. Il programma della serata è incentrato sul rapporto tra Mascagni e Puccini attraverso una selezione di scene dall’opera “Lodoletta” di Mascagni e l’esecuzione del Tabarro di Puccini.
“Questa serata avrà dei punti di sorpresa – spiega Marco Leone, direttore del Teatro Goldoni – intanto perché ci saranno sia Puccini che Mascagni, due musicisti che sono stati amici, compagni ma che hanno consumato anche un rapporto conflittuale durante gli anni. Un altro elemento di novità è il fatto che a questa serata partecipa nel ruolo di cofinanziatore e di coproduttore il Rotary Club Livorno, grazie al quale sono state assegnate anche 5 borse di studio”.

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Questo compleanno di Mascagni è anche il debutto di una nuova iniziativa del Teatro, il Verismo Opera Studio – chiarisce Alberto Paloscia, Direttore Artistico della stagione lirica - alla quale abbiamo lavorato un anno e che sostituisce una iniziativa precedente. Il progetto si rafforza ed acquisisce una dimensione internazionale: è stato un percorso di qualche settimana giunto al culmine con il master finale del grande soprano Fiorenza Cedolins. Questo corso è iniziato a Ottobre e abbiamo attinto ai ragazzi che lo hanno frequentato per i due titoli della serata del 7 dicembre. Il cast è così composto: Clementina Regina, Giuseppe Raimondo, Ken Watanabe, Virginia Barchi, Gesu Zefi, Francesco Napoleoni, Stefano Fagioli, Katia Tempestini e la partecipazione speciale di Saverio Bambi".
“L’abbinamento Mascagni-Puccini non è casuale –continua- in quanto in primo luogo sono entrambi due grandi compositori toscani che hanno affrontato un percorso comune. La Lodoletta in realtà fu assegnata prima a Giacomo Puccini, che poi rinunciò per dedicarsi ad un altro lavoro e successivamente ne beneficiò Mascagni. L’altra opera della serata è il Tabarro di Puccini. Queste due opere sono entrambe concepite negli anni della Grande Guerra ed hanno delle notevoli affinità linguistiche perché sono opere nelle quali è presente al loro interno una problematica sociale; è un punto di contatto tra i due autori perché il modello è quello della tragedia d’onore e del dramma naturalista coniato da Mascagni in Cavalleria Rusticana e rivissuto in parte anche da Puccini". “Il rapporto con il Goldoni dura da tanti anni, ma quest’anno è cambiato perché abbiamo partecipato alla stesura del cartellone della stagione del Teatro” spiega Decio Iasilli, Vice Presidente Vicario del Rotary Club Livorno.
Il ricavato della vendita dei biglietti – continua- ci serve per finanziare l’acquisto di un mezzo per la Croce Rossa per assistere le persone che vivono in strada durante la notte. Quindi questo ha un duplice significato, sostegno alla cultura e alla formazione dei giovani, e sostegno al sociale, nel caso specifico alla Croce Rossa, con il Progetto Strada.” Inoltre L’accademia degli Avvalorati, tramite Mariella Calabresi, presenta una serie di iniziative che partiranno domenica 4 dicembre e termineranno mercoledì 7 alla Goldonetta, dando la possibilità di portare a conoscenza della cittadinanza lo studio che il presidente dell’Accademia, Massimo Signorini, ha fatto presso l’Archivo di Stato, riorganizzando e riordinando il materiale dalle Filza, il Patronato teatrale città di Livorno. Questo patronato, costituito nel 1902, aveva lo scopo primario di sovvenzionare i tanti teatri di Livorno. Le 5 borse di studio assegnate dal Rotary Club Livorno sono le seguenti: Virginia Barchi, Stefano Fagioli, Francesco Napoleoni, Giuseppe Raimondo e Gesu Zefi.

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Goldoni, mercoledì “Lodoletta” e “Tabarro”

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il-regista-de-plano-con-il-direttore-da-ros-al-goldoni-fotoPietro Mascagni e Giacomo Puccini,  amici-nemici, colleghi-rivali, il più delle volte critici l'uno nei confronti dell'altro, si ritroveranno ancora una volta fianco a fianco nella speciale serata in programma mercoledì 7 dicembre, alle 20.30 al Teatro Goldoni di Livorno per la stagione lirica.
Nel giorno in cui cade l'anniversario della nascita del musicista livornese, un appuntamento ricordato ogni anno nel cartellone del Teatro della sua città natale, andrà in scena un singolare e insolito abbinamento: alcune scene tratte da Lodoletta, ovvero uno dei titoli più fortunati della sua maturità creativa di cui nel 2017 si celebrerà il centenario della prima assoluta e l'esecuzione integrale dell'atto unico pucciniano Il tabarro che fu composto negli stessi anni (quelli terribili della Grande guerra).

Due titoli coevi, che nacquero con propositi differenti ma che sono più vicini di quanto si pensi. La vicenda lacrimevole della sventura olandesina Lodoletta, ispirata al romanzo “Due zoccoletti” della narratrice inglese ma toscana di adozione Ouida, fu accarezzata sia da Puccini che da Mascagni che se la contesero. Troppo vicina la figura della piccola orfanella, una delicata e fragile 'anti-eroina' destinata a soffrire e a morire per amore, alla poetica del compositore lucchese perché questi non ne avanzasse il desiderio di musicarla. Nello stesso tempo, con la stessa inflessibile lucidità, Puccini radicalizzò nel Tabarro il classico 'triangolo' verista coniato da Mascagni in Cavalleria rusticana – il marito e la coppia degli amanti, con il finale delitto d'onore – in una desolata tragedia di poveri e diseredati sulle rive francesi della Senna. Una situazione, quest'ultima, vicina all'espressionismo pittorico del toscano Lorenzo Viani, giustamente rievocato nella nuova messinscena del Goldoni dal regista Daniele De Plano, affermato regista d’opera, di cinema e di televisione, già Direttore Artistico del Puccini Festival di Torre del Lago: “Ho ricercato proprio in Viani, pittore viareggino coetaneo dei due musicisti, l'elemento di continuità, di condivisione di una narrazione unica, esclusiva e soprattutto nuova perché fino a quel momento riservata soltanto alla letteratura: i marinai, i contadini, i cavatori di marmo, i lavoratori. Un mondo di gente umile al quale i tre, con i dovuti distinguo, avevano sicuramente, per un periodo importante della loro vita, appartenuto e di cui hanno parlato nelle loro opere”. Elementi forti che saranno resi musicalmente da Fabrizio Da Ros, direttore d'orchestra che si esibisce abitualmente nel repertorio sinfonico e soprattutto lirico in prestigiosi teatri e Festival europei e non solo e che sarà impegnato sul podio dell'Orchestra Filarmonica Pucciniana.

Il tutto sarà restituito da una produzione realizzata insieme al Rotary Club Livorno, sensibile alla presenza e promozione della cultura musicale ed artistica nella nostra città, grazie all'entusiasmo ed all'applicazione di giovani cantanti selezionati all'interno del nuovo progetto di respiro internazionale del Goldoni “Verismo Opera Studio”: da qualche mese impegnati all'approfondimento delle due partiture sotto la guida di docenti altamente qualificati, hanno concluso la preparazione con una masterclass tenuta da  quella fine cesellatrice di giovani talenti vocali che è il soprano Fiorenza Cedolins, grande interprete legata da molti anni al nostro Teatro, particolarmente attenta nel sollecitare non solo le giuste ragioni della vocalità e dello stile, ma anche la cura della parola e l'attenzione al personaggio. Il Rotary, che devolverà l'incasso della serata alla Croce Rossa Italiana, ha inoltre consegnato 5 Borse di studio ai cantanti Virginia Barchi, Stefano Fagioli, Francesco Napoleoni, Giuseppe Raimondo e Gesu Zefi, affiancati come protagonisti sul palcoscenico nella prima parte da Clementina Regina e Ken Watanabe, con voce recitante Paola Martelli e nell'opera puccinana da Katia Tempestini e con la partecipazione straordinaria di Saverio Bambi (nel ruolo del  Tinca). Coro dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Pietro Mascagni, Maestro del Coro Gabriele Micheli; Coro Voci Bianche della Fondazione Teatro Goldoni diretto da Marisol Carballo.

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Goldoni. Domani il “Livorno Gospel Festival”

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jubilation-gospel-choir-foto1-volney-morgan-new-yeUn viaggio trascinante e commovente nella magia del clima natalizio con la coinvolgente e popolare musica gospel: è quanto promette il “Livorno Gospel Festival”, l'importante rassegna ideata ed organizzata dal 2004 dall'Associazione Jubilation Gospel Choir di Livorno, sotto la direzione artistica di Luca Del Tongo, attesa sabato 10 dicembre, alle ore 21 al Teatro Goldoni di Livorno.

La manifestazione, giunta alla tredicesima edizione, è inclusa nella sezione “Cori in concerto” della stagione 2016-2017 del Goldoni (appuntamento fuori abbonamento) e si caratterizza per essere uno dei concerti Gospel più importanti della nostra regione per la valenza artistica, la partecipazione di ospiti internazionali e per la bellezza dei programmi musicali selezionati.

La serata si aprirà con il concerto dei Jubilation a cui seguirà la travolgente esibizione dei carismatici Volney Morgan & The New-Ye provenienti direttamente da Londra: si tratta  uno dei nuovi cori Gospel Londinesi più accreditati degli ultimi tempi con la loro musica originale, interattiva e irresistibile. Capaci di sprigionare un’energia incredibile accompagnata da performance ben curate e di grande classe, i New Ye incontreranno ancora una volta Volney, un front man molto carismatico: tra l’incredibile band che rispecchia ogni sua sfumatura, le splendide voci e coreografie presenti, il  pubblico si sentirà immediatamente parte integrante dello show. Due ore di spettacolo per un evento che fa dell'eleganza e raffinatezza una sua cifra artistica precisa, e che non mancherà di divertire, coinvolgere ed emozionare tutti gli intervenuti.

Questa è l’eredità della musica gospel, partita dalle piccole chiese delle comunità nere e pian piano diffusa al grande pubblico passando attraverso l’innegabile influsso degli showman statunitensi.

Il “Livorno Gospel Festival” è ormai divenuto un'attesa e piacevole consuetudine che ha il pregio di presentare alcune delle migliori produzioni di un genere artistico capace di rivolgersi e conquistare un pubblico di tutte le età.

Il Jubilation, primo coro Gospel nato a Livorno, in oltre 18 anni di attività ha partecipato a numerose manifestazioni in tutta Italia spesso al fianco di importanti artisti internazionali e non, incrementando ogni volta il numero dei consensi e degli apprezzamenti. Invitato a partecipare per ben quattro volte al prestigioso ed ambito Gospel Festival di Milano, è risultato vincitore del “Gospel JF Award” , premio assegnato a Torino nel 2009 per la professionalità ed i risultati ottenuti, tanto da approdare sulle reti televisive nazionali.

Sono ancora disponibili biglietti per assistere alla serata (posto unico numerato) presso il botteghino del Goldoni dal martedì al sabato con orario 17-20 (tel. 0586 204290), online su www.goldoniteatro.it e nel circuito boxoffice.

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“Natale al Goldoni”, un mese di spettacoli: programma

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GOLDONIdi Daniele D'Ambra

Novità nel periodo delle festività al teatro Goldoni di Livorno che dopo la lirica e la prosa, aprirà nei prossimi giorni tre nuovi cartelloni (clicca sul link in fondo all'articolo per consultare il programma degli eventi in cartellone).
Soddisfazione da parte del direttore generale della Fondazione Goldoni, Marco Leone: "Fino al 18 gennaio, offriremo il meglio delle produzioni del territorio e della musica classica proponendo un programma che va dalla musica classica alla danza, dalla concertistica alla prosa, con approcci innovativi come ad esempio lo spettacolo del Maestro Sardelli riguardante Vivaldi o quello di Elio che si cimenterà, a modo suo, nell'interpretazione di due opere famose. Per quanto riguarda i grandi classici, "Lo schiaccianoci" andrà in scena con le coreografie della scuola del balletto di Mosca, La Classique." Prosegue Leone: "Oltre alla programmazione sono lieto di presentare ed accogliere gli "Eventi" in collaborazione con Menicagli Pianoforti e Leg ed annunciare che per la prima volta il Goldoni ospiterà un concorso pianistico di grande rilievo promosso dall' associazione LivornoClassica del presidente Carlo Palese."

[caption id="attachment_219030" align="alignleft" width="300"]LO SCHIACCIANOCI LO SCHIACCIANOCI[/caption]

Il cartellone proposto per le festività, che si sabato 10 dicembre alle ore 21 con  "Livorno gospel festival", ha tra i suoi appuntamenti più interessanti il lavoro del maestro Federico Maria Sardelli che presenterà il concerto "Antonio Vivaldi: 300 anni di Stravaganza".

"Con questo concerto - dichiara Sardelli - ho voluto, insieme all'orchestra Modo Antiquo da me fondata nel 1987, offrire un Vivaldi che ho avuto la possibilità di approfondire, anche nel suo periodo giovanile precedente ai suoi 26 anni, dopo essere stato nominato responsabile del catalogo Vivaldi nel 2007. Lo studio del Barocco ha fatto si che il concerto potesse rendere sonorità proprie di quel periodo grazie all'utilizzo di strumenti di quell'epoca che ci permettono di immedesimarci nella vera musica del grande maestro. Il concerto avrà anche delle parti parlate in cui descriverò l'attività di Vivaldi e le vicissitudini del periodo che va dall' '800 fino al 1927 durante il quale non si seppe più nulla delle opere vivaldiane che solo il lavoro di due storici della musica come Alberto Gentili e Luigi Torri hanno fatto rivivere e giungere fino a noi."

 Oltre al lavoro di Sardelli, da segnalare quello di Alessandro Gassmann con "La pazza della porta accanto"  che si incentra sulla vicenda in manicomio di Alda Merini nel quale viene posto il quesito: ci si può innamorare in manicomio?

La Fondazione Goldoni presenta pure, in collaborazione con Menicagli Pianoforti ed il maestro Carlo Palese, l'ottava edizione di "Classica con gusto".

"Siamo soddisfatti di offrire per l'ottavo anno questa rassegna che ha l'obiettivo di avvicinare sempre di più la musica ed i suoi interpreti agli spettatori nella maniera più coinvolgente ed interessante possibile proponendo un dialogo diretto con gli artisti- dichiara Palese che prosegue -  Colgo l'occasione per presentare la nuova manifestazione che LivornoClassica propone: la "Livorno piano competition" che permetterà, a partire dal giorno 17 gennaio, ai musicisti più giovani o non professionisti di partecipare ad un concorso che mi auspico possa divenire un punto di riferimento nell'ambito delle competizioni musicali di alto livello. Ringrazio, per aver patrocinato tale manifestazione, il Comune di Livorno, la Provincia di Livorno e la Regione Toscana, oltre alle singole famiglie, club service ed enti impegnati da sempre a sostenere tali iniziative."

[caption id="attachment_219032" align="alignleft" width="300"]ELIO ELIO[/caption]

Le iscrizioni sono ancora aperte fino alle 24 del prossimo 15 dicembre: per la scheda iscrizione consultare www.livornoclassica.wordpress.com e per info rivolgersi a livornoclassica@gmail.com.

Luca Menicagli, visibilmente soddifatto, afferma: "Sono felice della collaborazione con il teatro Goldoni con il quale spero di poter continuare a lavorare per offrire spettacoli in uno scenario importante e meraviglioso come è quello del teatro. Oggi, oltre agli eventi già presentati dalla Fondazione Goldoni ( Concerto di Capodanno e Karima a marzo), voglio presentare gli altri 4 eventi che ci vedono coinvolti: Fiorella Mannoia in "Combattente" il 20 dicembre ore 21, Vinicio Capossella in "Ombra" il 19 marzo ore 21, il musical "La febbre del Sabato sera" il 29 marzo ore 21 e "Il libro della giungla-Il viaggio di Mowgli" il 7 maggio alle ore 16 per i bambini.

 

[caption id="attachment_219033" align="alignleft" width="300"]FEDERICO MARIA SARDELLI FEDERICO MARIA SARDELLI[/caption]

Attenzione: nuovo orario di biglietteria-La biglietteria del Teatro Goldoni è aperta fino al 10 dicembre dal martedì al sabato con orario 17-20, da martedì 13 dicembre fino a fine stagione sarà aperta il martedì e giovedì ore 10-13, il mercoledì, venerdì e sabato ore 17-20. Nei giorni di rappresentazione sarà aperta a partire da due ore prima dell’orario di spettacolo.
Prevendite: nei negozi del circuito regionale Box Office (compreso il Chiosco Livorno del Centro Commerciale “Le Fonti del Corallo” e tutti i supermercati Coop inseriti nel circuito) o tramite internet collegandosi al sito www.goldoniteatro.it

Per favorire la partecipazione del pubblico dal 13 dicembre si potrà usufruire della GOLDONI CARD con la quale si potrà regalare 3-5 spettacoli, esclusi gli "Eventi", a chi noi vogliamo ad un prezzo conveniente.

Per info: http://www.goldoniteatro.it/new/index.php?id=78&lang=it

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Al Goldoni Mascagni Vs Puccini. Il commento

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tabarro-aug_0294di Gabriele Isetto

Il 7 dicembre 1863 nasceva a Livorno il compositore Pietro Mascagni e nella stessa data del 2016 il Teatro Goldoni di Livorno, come ogni anno, ha dedicato una serata al musicista. L’evento è stato suddiviso in due parti: nel primo tempo abbiamo assistito a una selezione di arie da Lodoletta in forma scenica, nel secondo è stato rappresentato Il Tabarro di Giacomo Puccini, che con Suor Angelica e Gianni Schicchi forma il famoso Trittico spesso rappresentato.

E’ importante sottolineare che il Rotary Club Livorno ha collaborato alla produzione di questo spettacolo. Daniele De Plano, regista di questi due allestimenti, ha diretto i cantanti, i quali sono stati scelti all’interno della Masterclass nell’ambito del progetto Verismo Opera Studio, accademia livornese di alto perfezionamento della Fondazione Teatro Goldoni coordinata dal soprano Fiorenza Cedolins. Tra tutti gli interpreti hanno spiccato: Clementina Regina (Lodoletta), Stefano Fagioli (Michele in Il Tabarro), Gesu Zefi (Giorgetta in Il Tabarro) e Francesco Napoleoni (Voce di tenore in Lodoletta e Luigi in Il Tabarro). L’Orchestra Filarmonica Pucciniana è stata guidata da Fabrizio Da Ros.

L’allestimento scenico ha lasciato un po’ perplessi. La scena della Lodoletta era estremamente essenziale. Essendo questo un dramma lirico in tre atti, le arie sono state giustamente unite dal filo conduttore di una voce narrante (Paola Martelli).

La scenografia de Il Tabarro è stata leggermente più ricca: era presente la stessa pedana della Lodoletta, che qui rappresenta la nave su cui si svolge la vicenda. Interessante la scelta di far “scorrere” sullo sfondo diversi dipinti, in tema con l’opera, del pittore viareggino Lorenzo Viani.

Non è stato possibile reperire notizie per la realizzazione dei costumi, dal momento che il libretto di sala non riporta né il nome di un costumista né se sono di repertorio, comunque sono stati scelti abiti adeguati alle epoche in cui i due melodrammi sono ambientati.

Il generale il pubblico ha apprezzato i cantanti, la musica e l’orchestra, ma non l’aspetto visivo, perché come già detto,  estremamente essenziale rispetto a come deve essere l’opera.

 

 

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Conoscere Vivaldi, guida all’ascolto al Goldoni

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sardelliConoscere Antonio Vivaldi, il celeberrimo “Prete rosso”, violinista virtuoso e compositore oggi tra i più amati ed eseguiti ma che conobbe oltre due secoli e mezzo di oblio assoluto subito dopo la sua morte (clicca qui - "Natale al Goldoni": il programma degli spettacoli). Lunedì 12 dicembre, alle 17 presso la Sala Mascagni del Teatro Goldoni con la prima “Guida all’ascolto” che accompagnerà tutti gli appuntamenti della nuova Stagione Musicale del Goldoni, il prof. Daniele Salvini, consulente musicale del Teatro, illustrerà gli aspetti salienti del ricco programma musicale in programma sabato 17 dicembre dal titolo “Antonio Vivaldi, 300 anni di Stavaganza e altri lavori rari”, che vedrà sul palcoscenico del Goldoni un grande specialista come il Direttore Federico Maria Sardelli sul podio dell’orchestra Barocca Modo Antiquo, su strumenti d’epoca. Attraverso video e registrazioni celebri, insieme a semplici notizie e nozioni divulgative, si potrà meglio conoscere ed apprezzare il meraviglioso mondo musicale di Vivaldi ed il suo tempo. La Guida all’ascolto è ad ingresso libero. Sono ancora disponibili i biglietti per assistere al Concerto presso il botteghino del Goldoni (tel. 0586 204290). Dal 13 dicembre fino a fine stagione la biglietteria del Goldoni sarà aperta il martedì e giovedì ore 10-13, il mercoledì, venerdì e sabato ore 17-20. Tutte le informazioni su www.goldoniteatro.it

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“La pazza della porta accanto” al Goldoni

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la-pazza-della-porta-accanto-foto-4"Si va in manicomio per imparare a morire", scriveva Alda Merini in uno dei suoi aforismi più famosi. E invece “la poetessa dei navigli” amava la vita e amava l’amore. Il nuovo spettacolo di Alessandro Gassmann “La pazza della porta accanto”, in programma martedì 13 dicembre, alle ore 21 al Teatro Goldoni di Livorno per la stagione di prosa (turno unico), vuole essere un omaggio alla figura di una donna dalla straordinaria parabola artistica e umana, ai suoi versi dalla forte componente mistica. Ma il testo è altresì una denuncia civile contro i trattamenti subiti da chi, proprio come Alda Merini, ha conosciuto la discesa agli inferi nei manicomi, prima della Riforma Basaglia del 1978.

Prodotto dal Teatro Stabile di Catania e Teatro Stabile dell’Umbria, questo intenso atto unico di Claudio Fava fornisce un ritratto giovanile, intimo e struggente della grande poetessa: “Ho avvertito immediatamente la necessità, direi l’urgenza, di metterlo in scena – afferma GassmannConoscevo la poetessa e suoi emozionanti versi, conoscevo la drammaticità e la passione della sua esistenza anch’io come tanti mi sono emozionato e commosso nel sentirla leggere la magia dei suoi scritti”.
02-alessandro-gassmanAll’interno di un ospedale psichiatrico si ripercorre così la drammatica esperienza della Merini. Erano gli anni in cui la parola “depressione” non si conosceva e chi soffriva di questa malattia veniva definito pazzo, prosegue Gassmann nella sua presentazione dello spettacolo; erano anche gli anni in cui negli ospedali psichiatrici praticavano l’elettroshock e i bagni nell’acqua gelata. È in questa particolare dimensione alienante che la protagonista si trova a condividere le giornate con le altre malate alle quali offre spontaneamente i suoi versi, ma soprattutto è il luogo dove nasce un’appassionante storia d’amore fra lei e un giovane paziente.
A dare voce e volto a questa grande poetessa italiana è Anna Foglietta, bravissima attrice che interpreta una giovane Alda Merini in profondo conflitto con un mondo che non la comprende e di cui non accetta le etichettature.
anna-foglietta_la-pazza-della-porta-accanto-fotoPer questa sua decima regia Alessandro Gassmann ha immaginato un impianto scenico che riproponesse la claustrofobia di un reparto psichiatrico e gli permettesse di interagire con la visionaria immaginazione della protagonista, affiancata in scena da nove tra attrici e attori: Angelo Tosto, Alessandra Costanzo, Sabrina Knaflitz, Liborio Natali, Olga Rossi, Cecilia Di Giuli, Stefania Ugomari Di Blas, Giorgia Boscarino, Gaia Lo Vecchio.
Con la loro vibrante interpretazione, le musiche originali con le toccanti sonorità di Pivio & Aldo De Scalzi, i costumi dal forte impatto emotivo firmati da Mariano Tufano, il disegno luci di Marco Palmieri e le videografie realizzate da Marco Schiavoni, va in scena una pièce che – come dice Claudio Fava – non è il girone dei matti: è l'incontro imprevisto, irriproducibile, tra la follia e la poesia.
Biglietti ancora disponibili presso il botteghino del Goldoni (tel. 0586-20.42.90) dal martedì al sabato con orario 17-20; il giorno dello spettacolo la biglietteria aprirà alle ore 19; biglietti in vendita anche nei negozi del circuito regionale Box Office o collegandosi al sito www.boxol.it; prezzi posto unico €26, Giovani under 20 €15; tutte le informazioni su www.goldoniteatro.it

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Goldoni, la stagione delle danza si apre con “Lo Schiaccianoci”

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lo-schiaccianoci-2leggGrande apertura della Stagione di danza al Teatro Goldoni di Livorno con il balletto natalizio per eccellenza, tra i più famosi e amati al mondo: “Lo Schiaccianoci” di Pëtr Il'ič Čajkovskij. Questo capolavoro dell’arte coreutica dell’Ottocento, presentato da Giannelli Eventi Danza, andrà in scena giovedì 15 Dicembre, alle ore 21 nell’allestimento del Balletto di Mosca “La Classique”, considerata in Italia tra le migliori compagnie classiche. Le coreografie saranno quelle mitiche di Marius Petipa, Maestro di danza e coreografo dei Teatri Imperiali Russi a San Pietroburgo per tutta la fine ‘800: nello scrivere il libretto, Petipa si lasciò ispirare dal racconto di E.T.A. Hoffmann, precursore del Romanticismo, “Lo Schiaccianoci e il Re dei Topi”, nella versione rivista da Alexandre Dumas “Storia di uno schiaccianoci” adattata per i bambini. Composto da Čajkovskij tra il 1891 e il 1892, il balletto ha le atmosfere oniriche tipiche della favola, con celebri passaggi come la “Danza Russa”, emblema della tradizione russa nello spettacolo sia per i costumi utilizzati che per le sonorità scelte, il “Valzer dei Fiori” e la “Danza dei Fiocchi di Neve”.
Una storia fantastica che trova nella partitura di Čajkovskij una composizione coreutica assolutamente armonica e godibile per un pubblico di tutte le età, grazie ai vivaci balli, le deliziose caratterizzazioni delle bambole meccaniche, la battaglia per giocattoli tra i topi e i soldati e con l’atteso il lieto fine, reso sublime dalla grazia e dal virtuosismo del grand pas de deux summa dell’arte e del talento dei solisti che vi si esibiscono.
La versione del Balletto di Mosca “La Classique”, dal nome stesso della compagnia, predilige una ricostruzione fedele al balletto originale, emblema della tradizione ballettistica russa. La compagnia, che da 25 anni compie regolarmente tournée nei più importanti teatri europei ed italiani, vanta un pubblico affezionato e fedele e si pone come un baluardo della secolare tradizione della danse d’école, liberandola però dai ridondanti formalismi per riproporla rinnovata e adatta al pubblico odierno.
Con lo scopo di restituire lo splendore delle coreografie originarie e la veste tradizionale de Lo Schiaccianoci, i solisti del Balletto, giovani talenti dalla migliori accademie di Mosca e San Pietroburgo, ricalcheranno esattamente i passi e i virtuosismi del coreografo. I costumi di Elik Melikov e le scenografie di Evgeny Gurenko, carichi di ornamenti e decorazioni che restituiranno anche visivamente i colori e le emozioni della favola, sono stati completamente rinnovati rispetto agli allestimenti degli anni passati. Rivivrà così ancora una volta sul palcoscenico la favola romantica della piccola Clara, figlia del benestante borgomastro di Norimberga e del suo adorato Schiaccianoci, un coloratissimo soldatino di legno regalatole alla vigilia di Natale dal misterioso signor Drosselmeyer, un po' mago e un po' precettore. Un giocattolo prezioso che proprio durante la notte di Natale trasformatosi in un coraggioso Principe, conduce in sogno la bambina nel magico regno della Fata Confetto dove ingaggia una battaglia avventurosa contro il Re dei Topi e dalle sue orribili schiere di soldati. In un tripudio di musica e danze popolari, la storia si conclude con il risveglio di Clara che si ritrova tra le braccia lo Schiaccianoci giocattolo. La biglietteria del Teatro Goldoni è aperta il martedì e giovedì con orario 10-13, il mercoledì, venerdì e sabato ore 17-20. Nei giorni di rappresentazione sarà aperta a partire da due ore prima dell’orario di spettacolo.
Prevendite: nei negozi del circuito regionale Box Office (compreso il Chiosco Livorno del Centro Commerciale “Le Fonti del Corallo” e tutti i supermercati Coop inseriti nel circuito) o tramite internet collegandosi al sito www.goldoniteatro.it

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Grande attesa per il concerto di Sardelli e Modo Antiquo

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sardellidi Stefania D'Echabur

Grande attesa in città per il Concerto di Federico Maria Sardelli e Modo Antiquo, che si terrà sabato 17 dicembre al Teatro Goldoni. Antonio Vivaldi 300 anni di Stravaganza è senz’altro il manifesto dell’estetica vivaldiana. Modo Antiquo propone La Stavaganza, Op. IV in una veste nuova, pagine da scoprire rare e sconosciute, il paradigma della maturità.
L’Orchestra Barocca Modo Antiquo è ritenuta una delle migliori formazioni di musica antica nel panorama internazionale, formata da Federico Maria Sardelli l’orchestra unisce musicisti dotati di grande professionalità, un ensemble che è un riferimento specifico nel campo della musica barocca e di Antonio Vivaldi.
Un onore avere a Livorno Federico Maria Sardelli, chi conosce questa realtà musicale, conosce anche l’energia che regala attraverso la propria musica.
Il concerto "Il giovane Vivaldi", due estati fa, fu ospite ad Effetto Venezia: impressionante vedere le persone che rimasero fuori dal palazzo di via Borra e vedere chi c’era, appiccicato come sardine. Ecco perché sabato è una gioia averli nella nostra città, un momento atteso da molta gente, in particolare da chi segue i musicisti in giro per l’Italia.

Federico Maria Sardelli è un artista eclettico: direttore d’orchestra, compositore, flautista, pittore, scrittore, quello che scaturisce dalla sua anima è geniale, un artista puro. Nasce a Livorno il 15 agosto nel 1963, invito i pochi che non lo conoscessero a leggere la sua biografia, spero che proveranno l’orgoglio di essere suoi concittadini, il suo atto creativo è un grande dono per tutti noi.

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Il Goldoni ricorda Sergio Licursi

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sergio-licursi-immagineCon la scomparsa di Sergio Licursi il Teatro Goldoni e tutti coloro che a vario titolo hanno popolato in questi ultimi venti anni il variegato mondo artistico dell’arte lirica, hanno perso un caro amico oltre che fidato collaboratore. Fino all’ultimo, la settimana scorsa, aveva curato con la consueta meticolosità, i sovratitoli delle opere andate in scena per il compleanno di Mascagni e non aveva mancato, al termine della recita, di andare a salutare dietro le quinte i cantanti impegnati. Amava la lirica, la conosceva, così come la vita e le opere di Mascagni: a lui si deve una bella e dettagliata biografia artistico-esistenziale sul compositore livornese, pubblicata in occasione del volume del centenario di “Iris” nel 1998, poi diventata un film documentario ripreso in più occasioni, tra cui in un “Mascagni Day” a Livorno nel 2013. Quando poteva seguiva le audizioni, le prove delle opere, dispensando sempre osservazioni e consigli con quella sua schiettezza e simpatia che lo hanno sempre contraddistinto. Anche lui si è cimentato più volte nella regia lirica, con un taglio volutamente cinematografico, cultore e conoscitore come era anche della settima arte, oltre ad esperienze sia come attore che drammaturgo. Oltre che con il Teatro di Livorno, ha lavorato tra gli altri, al Teatro dell'Opera di Roma, al Teatro Due di Parma, al Regio di Torino e con l'Orchestra Giuseppe Verdi di Milano; è stato direttore artistico del Festival Musicale “Orfeo al Nero” a Roma e ha curato la regia e la sceneggiatura di numerosi cortometraggi e videoclips. Ai suoi cari, alla sua famiglia, le condoglianze sentite di tutto lo staff del Goldoni. La camera ardente sarà allestita giovedì 15 dicembre, al Cimitero comunale dei lupi.

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Successo per il concerto “Ominia Vincit Animus” al Goldoni

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omnia-vincit-animus-4Tutto esaurito ieri alla “Goldonetta” per il concerto “Ominia Vincit Animus” (il coraggio vince su tutto) che la Capitaneria di porto ha organizzato insieme all’Asamar di Livorno per una raccolta di fondi a favore dell’Ospedale cittadino. Autorità civili e militari, rappresentanti del settore marittimo e portuale, personale della Guardia costiera con le proprie famiglie e numerosi cittadini, hanno riempito la platea del teatro livornese contribuendo concretamente alla beneficenza. Ad esibirsi sul palco cinquanta musicisti della “Filarmonica Giacomo Puccini S.Anna di Cascina” magistralmente diretta da Mauro Rosi che hanno trascinato il pubblico con un repertorio di grandi classici della musica italiana ed internazionale e musiche dal sapore più moderno, alcune impreziosite dal canto di un’emozionatissima Valentina Bertoni. Lo spettacolo ha avuto inizio con l’Inno Nazionale e con un filmato molto toccante della Guardia costiera, montato su scene reali di salvataggi in mare operati dai mezzi del Corpo.
Il maestro Mauro Rosi, per l’occasione, ha composto e regalato l’inedito testo musicale “Omnia Vincit Animus” (proprio il motto della Guardia Costiera), proposto in pubblico ieri per la prima volta. I fondi raccolti con l’incasso della serata saranno consegnati prima di Natale alla struttura ospedaliera cittadina.

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Bonus cultura: 500 euro ai giovani

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goldoni Pubblico alla prima di Traviata 7Nov2015Lunedì 19 dicembre alle 16,30 nella sala grande del Teatro Goldoni, si svolgerà un incontro tenuto dall’Assessore alla Cultura Francesco Belais e dal Direttore Generale del Teatro Goldoni Marco Leone, riservato ai ragazzi diciottenni ed agli insegnanti di ruolo per spiegargli come ottenere il “bonus cultura”, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Il Mibact, infatti, ha destinato a tutti i nati nel 1998, 500 euro da spendere in biglietti di spettacoli dal vivo, libri, ingressi ai musei, una preziosa occasione per la città per avvicinare i ragazzi al teatro, alla cultura. Sono 575.000 i giovani che compiranno 18 anni nel 2016 - 1800 a Livorno - e avranno accesso al bonus di 500 euro da investire in attività o beni legati alla cultura, dal giorno del compleanno fino alla fine del 2017: un’iniziativa mirata a favorire e incoraggiare le scelte culturali delle nuove generazioni, attraverso un’applicazione web dal nome e dal look accattivante - 18app.it, per l’appunto. Così il bonus di 500 euro diventa una possibilità per le realtà culturali di Livorno per rivolgersi al pubblico più giovane, a chi già ama il teatro e a chi deve ancora scoprirlo, a chi non perde una mostra e a chi non avrebbe mai pensato di trascorrere un pomeriggio al museo. Ma non solo, l’incontro in programma, riguarderà anche agli insegnanti di ruolo che da quest’anno accederanno al “bonus cultura” attraverso la app Cartadeldocente, creata per consentirgli di generare online i bonus fino a 500 euro da spendere per l’aggiornamento professionale.
Lo scorso anno il bonus era stato erogato direttamente nello stipendio, da quest’anno, invece si otterrà tramite questa app, una specie di borsellino elettronico che costituirà il principale mezzo per l’aggiornamento dei prof italiani. “Vogliamo trasformare la città in un laboratorio culturale a cielo aperto, fatto di eventi e sperimentazioni artistiche - commenta il sindaco Filippo Nogarin. Abbiamo portato il teatro nelle periferie per cercare di raggiungere un pubblico sempre più ampio e variegato e nel 2017 aprirà il nuovo Museo della città. Il bonus cultura messo in campo dal governo ci offre un’occasione ulteriore: dare la possibilità ai giovani di andare a teatro, ai concerti e divorare letteratura di qualità. E questo significa contribuire alla rinascita della città. Nel 2016 ci siamo piazzati sesti nella classifica delle province italiane con il più alto rapporto tra sale cinematografiche e abitanti, ma questo, ovviamente, non basta. Dobbiamo rimettere in moto un’industria culturale fatta di centri espostivi e librerie, capace anche di rappresentare un’attrattiva per i turisti che devono tornare ad innamorarsi di Livorno”. Durante l’incontro di lunedì i giovani neo maggiorenni e gli insegnati saranno guidati alla scoperta delle due app ed informati su come accedere ed accreditarsi al bonus cultura.

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Goldoni, stasera concerto nel segno di Vivaldi

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modoantiquo-foto-2-1Sarà il Direttore d’orchestra livornese Federico Maria Sardelli, uno dei massimi esperti mondiali di musica barocca, ad inaugurare sabato 17 dicembre, alle ore 21 al Teatro Goldoni la Stagione concertistica con una serata unica nel suo genere: un concerto lectio-magistralis attraverso il misterioso e affascinante mondo musicale di Antonio Vivaldi.
Sul podio dell’orchestra Modo Antiquo da lui fondata nel 1987, accompagnerà il pubblico in un viaggio straordinario, reso ancora più suggestivo dalle sonorità degli strumenti d’epoca di cui si serve la sua formazione, considerata una delle migliori di musica antica della scena internazionale.
La serata dal titolo “Antonio Vivaldi, 300 anni di Stravaganza ed altri lavori rari” si caratterizzerà come una perfetta raccolta di concerti vivaldiani, autore oggi celebrato e conosciuto per la ricchezza e bellezza delle sue composizioni, ma che conobbe l’oblio assoluto per oltre due secoli e mezzo dopo la sua morte e solo in epoca moderna riscoperto ed amato. Una storia musicale ricca di fascino, forte di una produzione quanto mai prolifica che lo vide acclamato in tutta Europa, a Roma, Amsterdam, Vienna, non soltanto per la sua musica strumentale ma soprattutto per quella operistica: scrisse una quarantina di opere, ben 461 concerti, molta musica sacra e vocale, 3 oratori e 40 cantate. Fra tutte queste, La Stravaganza, Op. IV è senz'altro il paradigma della maturità, il modello insuperato del concerto solistico, il manifesto dell'estetica vivaldiana. A 300 anni esatti dalla pubblicazione di quel manifesto, nel 1716, Modo Antiquo proporrà all’ascolto La Stravaganza in una luce nuova, storica, rispettosa delle ultime acquisizioni filologiche, affiancando ad alcuni concerti della Stravaganza pagine rare e sconosciute di questo gigante ancora da scoprire.
Il programma della serata proporrà così all’ascolto i Concerti Op. IV, RV 813, RV 439 e Op. IV, n. 2, RV 279, le Sonate RV 60 e RV 820, la Sonata RV 63, La Follia, Op. I, n. 12, fino alla Sonata seconda del compositore livornese Giovanni Stefano Carbonelli, contemporaneo e collaboratore di Vivaldi, accompagnati passo dopo passo dal Maestro Sardelli, autentico appassionato della sua riscoperta ed a tutti gli effetti un protagonista della rinascita del teatro musicale vivaldiano. Autore da lui prediletto, sue sono le prime rappresentazioni, incisioni ed edizioni mondiali di numerose opere vivaldiane inedite, tanto da ricevere nel 1997 a New York la sua prima nomination ai Grammy Awards, il massimo riconoscimento per l'attività discografica, per il suo disco “Vivaldi, Concerti per molti Stromenti” (una seconda nomination è giunta nel 2000 a premiare la sua ricostruzione dei “Concerti Grossi” di Corelli). Altissima la qualità di Modo Antiquo, compagine orchestrale che unisce musicisti dotati di grandi capacità, gusto per il virtuosismo strumentale e profonda conoscenza dei linguaggi e delle prassi esecutive storiche.
Con il suo nuovo approccio interpretativo alla musica barocca italiana e Vivaldi in particolare, Modo Antiquo si è affermato nel mondo come un ensemble di riferimento; saranno così protagonisti sul palcoscenico Federico Maria Sardelli, flauto traversiere e direzione, Enrico Casazza, violino principale, Raffaele Tiseo, Paolo Cantamessa, Ylenia Montaruli, violini, Daniele Del Lungo, violino e viola - Pasquale Lepore, viola, Bettina Hoffmann, violoncello, Nicola Domeniconi, contrabbasso, Simone Vallerotonda, tiorba e Andrea Coen, clavicembalo.

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Goldoni, stasera sul palco l’Accademia Vocale

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accademia-vocale-livorno-al-goldoni-2-1Domenica 18 dicembre, alle ore 21 al Teatro Goldoni di Livorno si terrà il concerto “Misa Tango a Buenos aires”, una serata speciale per celebrare i dieci anni di attività dell’Accademia Vocale Città di Livorno, l’apprezzata realtà corale cittadina che proprio dal Goldoni nel 2006 mosse i primi passi con un concerto di Natale che ebbe un successo di pubblico straordinario. Allora come oggi, sul podio salirà Daniela Contessi, l’affermata direttrice d’orchestra che con grande impegno e passione ha realizzato con la corale opere importanti come la “Misa Criolla” di A. Ramirez (2006), i “Carmina Burana” di C. Orff (2008), la “Petite Messe Solennelle” di G. Rossini (2009) e il Requiem KV 626 di W.A. Mozart (2015) eseguito con l’orchestra I Filarmonici di Trento sempre sulle tavole del Goldoni.
Insieme all’Accademia, salirà sul palcoscenico anche EstrOrchestra, un’Associazione Culturale Musicale nata nel 2011 in seno all’Accademia del Violino tenuta da Chiara Morandi: una compagine altamente eclettica che si esibisce come orchestra da camera o con la partecipazione degli stessi componenti che si alternano in qualità di solisti nell’orchestra, con numerosi progetti in cantiere, importanti anche in ambito sociale.
Altri protagonisti della serata, inclusa nel cartellone “Cori in concerto” (appuntamento fuori abbonamento), saranno il mezzo soprano Valentina Ranalli, Endrio Luti Fisarmonica e Daniele Fredianelli al Pianoforte.
Il programma si aprirà con la celebre “Pavane” di Gabriel Fauré, nella versione per coro e archi e dello stesso autore il “Cantique de Jean Racine” op.11, pagina tra le più amate dal pubblico. Seguirà la “Sarabanda Sentimental” dalla “Simple Simphony” di Benjamin Britten, un brano giovanile che contribuì moltissimo all’affermazione internazionale del musicista inglese. Ma l’opera scelta per celebrare il decennale dell’Accademia Vocale, non a caso sarà di un autore argentino come fu per la “Misa Criolla” di Ramirez eseguita al debutto al Goldoni nel 2006: “La Misa a Buenos Aires” nota anche come “Misa Tango”, del compositore contemporaneo Martin Palmeri, scritta nel 1995. Si tratta di un lavoro originale, la cui tessitura musicale coniuga i caratteristici ritmi e le armonie del tango con uno stile corale contrappuntistico severo, arricchiti da bellissime melodie: un esperimento ben riuscito quello dell’accostamento dello stile del tango argentino al testo sacro dell’ordinarium missae, che ha dato vita ad un nuovo linguaggio musicale ispirato al tango, una danza che per sua tradizione è agli antipodi della musica sacra.

La compagine orchestrale è composta da Chiara Morandi, Alessio Cercignani, Eleonora Zamboni, Giovanna Pieri Buti, Luca Lazzara, Laura Picchi, Elena Gori, Camilla Calini (violini), Ignazio Alayza e Matteo Tripodi (Viole), Alessandro Maccione e Marco Baldini (Violoncelli), Lorenzo Saini (Contrabbasso).

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