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La “Combattente” Mannoia live al Goldoni

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mannoia-ufficiale-2016Martedi 20 dicembre, alle ore 21, torna al Teatro Goldoni la grande musica d’autore italiana con Fiorella Mannoia nel nuovo live tour “Combattente”. La cantante romana, con la sua consueta forza interpretativa, regalerà al pubblico le note del suo ultimo progetto discografico dedicato a tutti colori che non si arrendono: “Tutti combattiamo – dichiara Fiorella Mannoia – per un'idea, un amore, un'ingiustizia, un traguardo... in generale per il diritto di essere felici “.

Molte le “firme” che hanno collaborato alla realizzazione dell’album, autori della nuova generazione, ma anche storici nomi del cantautorato italiano: Ivano Fossati, con il quale Fiorella torna a collaborare dopo qualche anno, poi Giuliano Sangiorgi, Federica Abbate, Cheope, Fabrizio Moro, ma anche la stessa Mannoia che insieme a Bungaro e Cesare Chiodo ha scritto Perfetti Sconosciuti, brano che le è valso, al suo debutto come autrice e interprete di una colonna sonora, il Nastro D’Argento 2016 per la “Migliore Canzone Originale” nell’omonimo film diretto da PaoloGenovese.
Fiorella Mannoia inizia la sua carriera nel 1968 e dalla metà degli anni 80 si distingue nel panorama musicale italiano diventando la voce e il controcanto femminile di una canzone autore storicamente declinata al maschile. Con il suo timbro vocale particolare incontra il grande pubblico grazie alla canzone d’esordio sanremese Caffè nero bollente del 1981, ma la presa di coscienza definitiva delle sue qualità interpretative si avrà nel Sanremo 1984 con Come si cambia. Il grande successo arriva con le interpretazioni di pezzi di altri grandi artisti, soprattutto cantautori, che la consacreranno definitivamente “signora della canzone italiana”; tra i più famosi ricordiamo: Quello che le donne non dicono di Enrico Ruggeri, Le notti di maggio e I treni a vapore di Ivano Fossati, Il cielo d’Irlanda di Massimo Bubola, Pescatore di Pierangelo Bertoli e Sally di Vasco Rossi, brani che insieme a molti altri comporranno la scaletta del concerto che la cantante proporrà sul palcoscenico livornese.

Gli ultimi biglietti sono in vendita alla biglietteria del teatro martedì con orario 17/20, o collegandosi ai siti www.goldoniteatro.it e www.boxol.it

Per informazioni: Teatro Goldoni 0586 204237

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Al Goldoni il tradizionale concerto di Capodanno

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20161220_122904di Anna Campani

Iniziare il nuovo anno immersi nell’arte e nella musica. Come ogni primo gennaio si rinnova l’appuntamento del Concerto di Capodanno, che si svolgerà al Teatro Goldoni alle 18. Un concerto che sarà diretto dal maestro Lorenzo Sbaffi, alla chitarra Flavio Cucchi che saluterà la platea del Goldoni con questa sua ultima performance prima di andare in pensione. Un evento organizzato dalla Fondazione Livorno in collaborazione con la Fondazione Teatro Goldoni e l’istituto musicale “P. Mascagni”. I biglietti saranno in vendita esclusivamente al botteghino del Teatro Goldoni da giovedì 22 dicembre con orario 10 -13 (Martedì, Giovedì e Sabato) e 17-20 (Mercoledì e Venerdì).

“La nostra Fondazione – esordisce Marcello Murziani, vice presidente – è presente in questa manifestazione dal 2013 l’anno del ventennale della Fondazione. Un bel modo per salutare la cittadinanza in un monumento all’arte, come mi piace chiamarlo che è il Teatro Goldoni. Come fondazione abbiamo sempre avuto la volontà di intervenire lì dove la società presenti una povertà e questa non solo intesa come significato stretto del termine. Una povertà che può essere riscontrata anche nella cultura, nell’ascolto della musica. Vogliamo aprire le porte a un mondo che in un futuro la cittadinanza potrebbe pentirsi di non aver conosciuto. Ci auguriamo che l’anno che verrà sia migliore di quello che abbiamo attraversato, sperando anche che la nostra Fondazione possa disporre di maggiori mezzi, per continuare al meglio il nostro lavoro”.

“E’ molto importante progettare insieme, collaborare ad eventi che vedono impegnate le massime istituzioni culturali del territorio. Una voglia di collaborazione che negli anni diventa sempre maggiore. Questo evento è molto più che una tradizione -  ha commentato Marco Leone, direttore generale della fondazione Teatro Goldoni – E’ un rito, un modo per festeggiare insieme il nuovo anno. Come se noi organizzatori stessimo dicendo alla cittadinanza che ci siamo, siamo presenti. Condividendo con questo concerto la voglia e la necessità di sentirci ancora una comunità e una comunità può essere considerata tale soltanto quando si riunisce”. Sul palco si esibirà l’orchestra dell’Istituto Mascagni, che presenterà un repertorio nuovo, diverso dal solito. Tra brani di atmosfera tipicamente natalizia e brillanti pagine straussiane. “Questo per un desiderio di internazionalizzare questo appuntamento – Ha sottolineato Gabriele Micheli, Vice direttore dell’Istituto – Abbiamo cercato di diversificare il nostro lavoro da quello degli altri teatri, da sempre più dediti a un programma operistico. Penso che sia un’importante proposta culturale per la città”.

Un concerto che aprirà la sua esibizione con un brano caro al repertorio dell’orchestra dei fiati, la Suite in F op. 28 n. 2 for Military Band dell’inglese Holst. “Abbiamo scelto un repertorio popolare, che fosse conosciuto anche ai non addetti ai lavori – continua Micheli – come le opere di Strauss, un capodanno viennese capace di unire tutti, grandi e piccini sotto il segno della musica. Siamo molto felici di partecipare a quest’evento e di conseguenza alla vita culturale della città, ringrazio la Fondazione Livorno che ci permette di realizzare questi sogni”.

Il Programma del Concerto

  1. Holst, Suite in F op. 28 n. 2 for Military Band
  2. Rodrigo, Concierto de Aranjuez

***

  1. Elgar, Pomp and Circumstance n. 1 in Re Maggiore
  2. Strauss jr. Sul bel Danubio Blu
  3. Strauss jr. Tritsch-Tratsch Polka
  4. Strauss jr. Kaiser-Walzer

L’evento è fuori abbonamento- 

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Concerto di Capodanno al Goldoni

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Auguri in musica con il Concerto di Capodanno al Teatro Goldoni di Livorno: si rinnova domenica 1 gennaio, alle ore 18 il felice momento d’incontro della città con questo atteso appuntamento giunto alla sua dodicesima edizione grazie all’intervento e collaborazione tra Fondazione Livorno, il Teatro Goldoni e l’Istituto Superiore di Studi Musicali Pietro Mascagni. Nuovamente protagonista sul palcoscenico sarà l’Orchestra dell’Istituto Mascagni con la direzione di Lorenzo Sbaffi, direttore di ensemble e orchestre di prestigio in Italia, Europa, America Latina e Asia, Premio Paul Harris Fellow 2014 dalla Rotary Foundation e che vanta un vasto repertorio, che spazia dal tardo barocco alla musica contemporanea.
La manifestazione, evento fuori abbonamento, sarà aperta dalla Suite op. 28 n. 2 for Military Band dell’inglese Gustav Holst a cui farà seguito il celeberrimo Concierto de Aranjuez per chitarra e orchestra di Joaquìn Rodrigo, con Falvio Cucchi annoverato nella scena internazionale tra i più noti e ammirati chitarristi italiani, nella virtuosa parte di solista.
La seconda parte del programma che sarà aperto dalla Marcia n. 1 op. 39 di Edwar Elgar, si caratterizzerà per le melodie ed i valzer tipici del capodanno viennese attraverso tre famose ed amate pagine di Johann Strauss jr: Sul bel Danubio blu op. 314, il suo valzer più celebre ed uno fra i più famosi brani di musica classica di tutti i tempi, la Tritsch-Tratsch Polka, che dalla sua prima esecuzione nel 1858 divenne una delle sue pagine più eseguite grazie alla freschezza della sua divertente strumentazione ed il festoso finale affidato al Kaiser-Walzer.
L’immancabile bis concluderà una manifestazione che come le precedenti si preannuncia in una splendida cornice di pubblico: sono disponibili ancora biglietti presso il botteghino del Goldoni (tel.0586 204290) giovedì e sabato ore 10 – 13, mercoledì e venerdì ore 17 – 20; il giorno di Capodanno la biglietteria aprirà alle ore 17. Tutte le informazioni sul concerto su www.goldoniteatro.it

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“Musica Ribelle” cerca giovani attori-cantanti

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“Musica Ribelle” cerca giovani attori-cantanti di entrambi i sessi compresi tra i 14 e i 25 anni da inserire all'interno dello spettacolo nel ruolo di Swing, per le recite dell’opera rock in scena al Teatro Goldoni di Livorno il 10 e l’11 febbraio 2017.  Si richiede voce intonata, da soprano o tenore. Le audizioni si terranno il 16 gennaio alla Goldonetta a Livorno dalle 10 alle 18, e consisteranno in due brevi monologhi (uno brillante e uno drammatico) e una canzone a scelta. Ognuno dovrà portare la base in formato mp3 su chiavetta usb.  L'inserimento, a carattere di stage, sarà interamente gratuito. La partecipazione darà diritto a un attestato di partecipazione – utile per i curriculum vitae – oltre al materiale promozionale ufficiale del tour. Ogni sera un gruppo di swing parteciperà ad alcune scene dello spettacolo, diventando parte integrante del cast, inoltre il gruppo selezionato sarà invitato a partecipare a flash mob, azioni promozionali dello spettacolo, conferenze stampa, vivendo a stretto
contatto con il cast dello spettacolo. L’idea della compagnia Todomodo, in coproduzione con WEC–World Entertainment Company, nasce come un percorso ideativo e creativo aperto, a più voci, intorno ad una scelta precisa: scrivere e realizzare uno spettacolo sulla musica, la testimonianza artistica e politica, umana di Eugenio Finardi. Obiettivo finale quello di produrre uno spettacolo teatrale di chiara matrice rock, non solo per le sonorità che lo segnano ma, soprattutto, per l’attitudine, l’approccio,
l’ispirazione, l’anima. Dopo il successo di Spring Awakening, storia forte e intensa, anche questo nuovo Progetto parla di ragazzi e ragazze, di uomini e donne, di politica, di poesia, amore, vita, musica.  In questa ricerca è stato facile trovare Eugenio, gli anni ’70 e le migliaia di facce e storie di ragazzi incontrati in giro per l’Italia in questi anni. Musica Ribelle è un’opera che per i suoi contenuti e per la sua forza evocativa permette, in particolare in questo momento storico, di parlare un linguaggio di verità e di autenticità, sia alle nuove generazioni sia al pubblico tradizionalmente legato al teatro di prosa. Uno spettacolo emozionante, schietto, crudo, eseguito da un cast di grandissimo talento e un gruppo di musicisti, anch’essi attori, che suonano dal vivo. Il tutto in una cornice scenica essenziale ed efficace, in cui si inseriscono soluzioni di video grafica di alto impatto espressivo.
Per iscriversi all’audizione basta inviare una mail all’indirizzomusicaribellecasting@gmail.com entro e non oltre il 12 gennaio. La mail deve contenere il curriculum vitae del partecipante o un suo link audio/video. Il candidato, considerato l’orario delle audizioni, dovrà specificare se preferisce fare
Audizione dalle 10 alle 13 o dalle 14 alle 18. La produzione risponderà con mail di conferma. Per informazioni e comunicazioni Alessia Cespuglio +39 328701206

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Goldoni, applausi per il “Concerto di capodanno”

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di Massimiliano Bardocci

Una tradizione che si rinnova da dodici anni è quella di fare alla cittadinanza gli auguri in musica attraverso il "Concerto di Capodanno" organizzato dalla Fondazione Livorno in collaborazione con la Fondazione Teatro Goldoni e Istituto Musicale "P. Mascagni". Tre istituzioni unite che cercano di sostenere la cultura e lo spettacolo in quanto la Fondazione Livorno con il proprio impegno cerca di sostenere con varie iniziative il valore sociale e culturale a favore del territorio. Il Teatro Goldoni si impegna a diffondere e valorizzare la musica con i giovani e per i giovani e l'Istituto Mascagni offre alla città il frutto del proprio lavoro dimostrando l'impegno dei suoi docenti e studenti. A fare gli onori di casa, prima dello spettacolo, sono saliti sul palco Marco Leone, direttore  della Fondazione Teatro Goldoni, il Marcello Murziani, vice presidente Fondazione Livorno, e il professor Marco Luise presidente dell'Istituto Mascagni che hanno rivolto gli auguri a tutti presenti e alla cittadinanza. Poi l'inizio dello spettacolo in un teatro  esaurito in ogni ordine e posto compreso il loggione. Protagonista l'orchestra, molto applaudita, dell'Istituto Mascagni diretta dal maestro Lorenzo Sbaffi, direttore di ensamble e orchestre di prestigio in Italia, Europa, America Latina e Asia. Il programma prevedeva l'esecuzione dei seguenti brani: "Suite op 28 for Mylitary Band" dell'inglese Gustav Holst, il famoso Concierto de Aranjuez di Joaquin Rodrigo per chitarra e orchestra con Flavio Cucchi noto  chitarrista  internazionale nella parte di solista, Marcia n 1 op di Edwar Elglar, e poi i tipici valzer viennesi  di Johann Strauss come sul "Sul Bel Danubio Blu", la "Tritsc-Tratsch Polka, e il "Kaiser Walzer". Lo spettacolo si è poi concluso con la celeberrima "Marcia di Radetzky", con tanto di bis, tra gli applausi dell'entusiasta pubblico presente in teatro che ha dato il benvenuto al nuovo anno.

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Goldonetta, giovedì “Franz Liszt va all’opera”

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Giovedì 5 gennaio, alle  21 alla Goldonetta si aprirà l’ottava edizione di “Classica con gusto”, la rassegna di musica da camera della Fondazione Teatro Goldoni di Livorno in collaborazione con Menicagli Pianoforti ed il Maestro Carlo Palese, che anno dopo anno è cresciuta grazie alla partecipazione ed il gradimento del pubblico. Un successo confermato dal felice esito della campagna abbonamenti, che ha quasi esaurito i posti a disposizione dell’elegante sala del “ridotto”, complice una formula che ha sempre cercato di favorire l’ascolto del concerto con momenti di conversazione e di divulgazione dei programmi proposti insieme agli artisti protagonisti dei vari appuntamenti.
Rispetto al programma inizialmente annunciato, gli organizzatori informano che causa un improvviso infortunio del maestro Claudio Brizi, il suo concerto previsto ad inizio gennaio viene alternato con quello del 21 marzo: pertanto, l’appuntamento inaugurale di “Classica con gusto” 2017 vedrà un grande omaggio all'Opera lirica offerto dal pianista Costantino Catena con l’affascinante serata dal titolo “Franz Liszt va all’Opera”. Quattro melodrammi, tra i più celebri ed amati dal pubblico di tutto il mondo, rivivranno così nelle brillanti e virtuosistiche parafrasi del grande pianista e compositore ungherese, scelte per l’occasione da Catena, concertista ospite di importanti istituzioni in vari paesi europei oltre che in Australia, Stati Uniti, Russia, Giappone ed ufficialmente designato “Yamaha Artist” nel 2016: in apertura sarà proposta all’ascolto la “Parafrasi da concerto su Rigoletto” S 434, a cui seguiranno la “Danza sacra e Duetto finale d'Aida” S 436, “Reminiscenze dalla Norma” S 394 ed in chiusura “Reminiscenze da Don Giovanni” S 418.
“Il modo di suonare del maestro Catena - spiega Carlo Palese - emana una luminosa “italianità” che si esprime nel piacere di far cantare il pianoforte e scolpire le frasi con inesauribile fantasia. E' l'interprete ideale per le elaborazioni concertistiche dedicate all'Opera che Liszt realizzò nel corso di tutta la propria carriera di artista, dagli anni del concertismo itinerante fino all'ultima fase creatrice”. Brani di ardua difficoltà esecutiva, tappe fondamentali nell'affermazione del recital solistico e, soprattutto, opere di sommo ingegno musicale.
Costantino Catena ha al suo attivo anche una notevole attività cameristica, con importanti collaborazioni artistiche e vanta un ragguardevole ed apprezzato lavoro nelle sale di incisione: i suoi dischi hanno ricevuto critiche entusiastiche e premi da parte di prestigiose riviste internazionali; tra questi si ricordano l’integrale di Liszt per violino e pianoforte, un doppio CD lisztiano e un blu-ray dedicato a Debussy e Schumann, autore quest’ultimo di cui sta preparando tutta l’opera pianistica. Tutte le informazioni sul concerto su www.goldoniteatro.it

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Goldonetta, “Race” inaugura la Rassegna Cinema

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Lunedì 9 gennaio, alle 21, in Goldonetta, ritorna il consueto appuntamento annuale della Rassegna Cinema. Questa XI edizione ha come tema “Ritratti” ovvero il racconto della vita di persone, non solo riferito a personaggi storici importanti, ma anche a cittadini comuni che grazie a un’azione o ad un’ intuizione hanno inciso in qualche maniera sia sull’ambiente familiare ma soprattutto sociale.
Il film che apre la stagione 2017 è "Race", il colore della vittoria, l’epica e straordinaria storia del pluricampione del mondo Jesse Owens che alle Olimpiadi del 1936 lasciò Berlino e il terzo Reich senza parole vincendo 4 medaglie d’oro ed entrando così di diritto nella leggenda.
Segue il film di Stijn Coninx Marina, ispirato all’autobiografia del musicista italo-belga Rocco Granata, autore della hit mondiale “Marina”. Il film racconta la storia di un bambino che lotta con un padre conservatore per realizzare il suo sogno: la musica.
Nel giorno dedicato alla memoria dell’Olocausto l’attenzione si sposta sulla pellicola tedesca Lo stato contro Fritz Bauer, incentrata sulla figura del procuratore generale di origine ebrea Fritz Bauer che cercherà di portare in tribunale gli autori dei crimini di guerra perpetrati durante il Terzo Reich. Con Whisky tango fox trot invece, si apre un focus sulla giornalista Kim Barker e sul suo arrivo a Kabul nel 2002. Man mano che si addentrerà nella regione, l’amore per questo paese crescerà assieme alla paura per la sua futura stabilità.
The Idol, altro titolo in programma, è un film che porta speranza in una terra di conflitti, distruzione e disperazione. Siamo nella striscia di Gaza e Ahmad sa che la passione per il canto lo libererà dal dolore che lo pervade e porterà a un popolo senza voce la gioia.
La straordinaria storia di un artista eccezionale è la vicenda narrata dal film Mr Chocolat. Dal circo al teatro, dall'anonimato alla fama, l'incredibile destino del clown Chocolat (Omar Sy), il primo artista nero di Francia.
Con L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo, si seguiranno invece le vicissitudini dello sceneggiatore di “Vacanze romane” e “Spartacus”, che venne imprigionato solo perché “sospettato” di comunismo, ma che non smise mai di lottare contro questa ingiustizia tornando alla fine a vincere il suo meritatissimo Oscar.
Hysteria ci porta nella Londra vittoriana dove ebbe luogo la singolare vicenda di Mortimer Granville, un medico giovane e brillante che un giorno, in cerca di nuove collaborazioni, incontra il dottor Robert Dalrymple, esperto nella cura dell’isteria femminile che, secondo il luminare, affliggerebbe la metà delle londinesi. Con Seraphine andremo a scoprire le vicissitudini della pittrice Séraphine de Senlis, una modesta governante i cui dipinti dai colori brillanti saranno destinati ad alcune delle più prestigiose gallerie d'arte del mondo.
Conclude la Rassegna Cinema 2017 la pellicola La ragazza del dipinto, ispirata alla vera storia di Didone Elizabeth Belle (Gugu Mbatha-Raw), l'illegittima figlia di un ammiraglio della Royal Navy. Ingresso riservato ai Soci. 
Associazione Amici Teatro Goldoni e Associazione Amici del Cinema “La Goldonetta”. Le iscrizioni si ricevono direttamente in Goldonetta la sera della proiezione oppure alla sede degli Amici del Teatro presso il negozio Antichità “Il Quadrifoglio” via Mayer 66. Info: 0586.204205/237 area.comunicazione@goldoniteatro.it

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Al Goldoni sabato e domenica “Calendar Girls”

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Dopo lo straordinario successo ottenuto con la sua prima stagione record nei teatri italiani (108 repliche in 5 mesi con più di 72.000 spettatori), arriva al Teatro Goldoni di Livorno per la stagione di prosa la commedia brillante Calendar Girls di Tim Firth, tratta dall'omonimo film del 2004 con la regia di Nigel Cole, ormai un film di culto, molto amato in particolare dal pubblico femminile. Lo spettacolo teatrale, al pari del film, ha avuto grande fortuna in Inghilterra, dove è programmato ininterrottamente in diverse versioni dal 2008 ad oggi e sabato 7 e domenica 8 gennaio, con inizio sempre alle 21, andrà in scena nella traduzione e adattamento di Stefania Bertola con un cast artistico di altissimo livello quasi tutto al femminile, su cui spiccano Angela Finocchiaro, una delle attrici italiane più premiate dalla critica e amate dal pubblico, Laura Curino attrice, regista e drammaturga teatrale protagonista da oltre trenta anni sui palcoscenici italiani, e la regista Cristina Pezzoli, tra le firme più attente e sensibili del teatro italiano. Commedia ricca di sensibilità, Calendar Girls riesce a coniugare, con notevole gusto e maestria, umorismo, lievità e dolore e narra la storia ispirata ad un fatto realmente accaduto, di un gruppo di donne fra i 50 e i 60 anni, componenti del Women's Institute (nata nel 1915, oggi è la più grande organizzazione di volontariato delle donne nel Regno Unito). Quando muore di leucemia John il marito di una di loro, Annie (sulla scena Laura Curino), la sua migliore amica nonché in un certo senso la leader del gruppo Chris (Angela Finocchiaro), decide di attivare una raccolta fondi per l’ospedale dove John era ricoverato ma stanca di vecchie e fallimentari iniziative di beneficenza, convince le altre a posare nude per un calendario non convenzionale, in una location davvero particolare come la sala parrocchiale della chiesa. Con l'aiuto di un fotografo amatoriale realizzano così un calendario che le vede ritratte in normali attività domestiche, come preparare dolci e composizioni floreali, ma con un particolare non convenzionale: posano senza vestiti. L'iniziativa riscuote un successo tale da portarle alla ribalta non solo in Inghilterra, facendo volare le vendite del calendario alle stelle! L'improvvisa e inaspettata fama, tuttavia, metterà a dura prova le protagoniste.
A fianco delle due protagoniste, troviamo le “girls” Ariella Reggio, Carlina Torta, Matilde Facheris e Corinna Lo Castro: insieme sono tutte donne che, come annota Cristina Pezzoli, "allegramente e serenamente, anche se con il contributo di qualche giro di vodka, si spogliano per una buona causa, sì, ma anche per divertirsi, per riconoscersi ancora belle e seducenti, anche al di fuori dei rigidi canoni della perfezione e dell’eterna giovinezza. Con coraggio e ironia le Girls si offrono allo sguardo della macchina fotografica e del pubblico per dirci che le stagioni della vita possono continuare a sorprendere…". Completano il cast Elsa Bossi nei panni della direttrice bacchettona dell’associazione, Titino Carrara nel bellissimo personaggio di John, malato terminale che riesce sempre a scherzare su di sé e a sorridere fino alla fine, Marco Brinzi, il barelliere goffo che si trasforma in un fotografo di genio, e la smagliante Noemi Parroni impegnata virtuosisticamente con un poker di personaggi: la conferenziera noiosa, la nobildonna liftata, la giornalista col raffreddore allergico e l’estetista con retrogusto di escort.
La traduzione e l’adattamento dello spettacolo teatrale, che al pari del film ha avuto un enorme successo in Inghilterra, dove è programmato in diverse versioni dal 2008 ed è tuttora in scena, sono di Stefania Bertola; scene di Rinaldo Rinaldi, costumi di Nanà Cecchi, musiche originali di Riccardo Tesi (il noto compositore e organettista toscano di fama internazionale), produzione Agidi e Enfi Teatro.
Calendar Girls sostiene AIL – Associazione Italiana contro le Leucemie-Linfomi e Mieloma.

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Goldoni, stasera sul palco la danza di Sieni

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Piacere, dolcezza e tormento dei gesti: è alta l’ispirazione da cui Virgilio Sieni, uno dei protagonisti assoluti della danza contemporanea europea e già direttore della Biennale Danza di Venezia, ha tratto la sua ultima creazione “Cantico dei cantici”, attesa martedì 10 gennaio, alle ore 21 al Teatro Goldoni di Livorno con protagonista la sua Compagnia.
Tutto si origina dal libro conosciuto come Cantico di Salomone, spiega il grande coreografo che firma anche regia e scena dello spettacolo, il più sublime tra i cantici, dove confluiscono, a partire dal IV secolo a.C., poemi mesopotamici. Ecco che una pianura in foglie d’oro accoglie l’azione di sei danzatori, su musica originale dal vivo di Daniele Roccato al contrabbasso: attraverso il bagliore delle luci realizzate da Mattia Bagnoli, che sempre si muovono tra notturno e penombra, si articola una coreografia in otto momenti, idilli pastorali, frammenti sull’amore in forma di adiacenza, vicinanza e tattilità. “La proliferazione continua del gesto – prosegue Sieni – tende a creare uno spazio scheggiato dove la danza perduta di uomini e donne, stravolge i corpi che insieme tendono a costruire la fisicità di un luogo primordiale e primitivo. Una canzone a due voci che risuona in tutti i corpi. S’intravede nella penombra un pascolo odoroso di corpi. Otto momenti che indagano, se è possibile, e se così si può dire, il vuoto sacrale che non nega niente e annuncia qualcosa con le sue membra”.
Una performance di suggestiva bellezza, un’ode al tema dell’amore, della vicinanza, vedrà protagonisti sul palcoscenico i danzatori della Compagnia Virgilio Sieni: Claudia Caldarano, Luna Cenere, Riccardo De Simone, Maurizio Giunti, Giulia Mureddu, Davide Valrosso; i costumi sono di Elena Bianchini. Lo spettacolo ha avuto la sua prima rappresentazione assoluta nell’ottobre 2016 al Teatro di Reggio Emilia, Fondazione che firma la produzione di questa nuova creazione insieme alla compagnia stessa. Al termine dello spettacolo, Virgilio Sieni incontrerà il pubblico per affrontare alcuni temi della rappresentazione. Insieme alla sua compagnia, Sieni affianca alla creazione di spettacoli un programma di ricerca, studio, diffusione del linguaggio coreografico contemporaneo articolato in progetti di residenza, produzione e formazione. Dal 2003 dirige infatti, a Firenze, Cango Cantieri Goldonetta e dal 2007 l’Accademia sull’arte del gesto, finalizzata alla trasmissione delle pratiche artistiche e alla definizione di un nuovo rapporto tra formazione e produzione, rivolto sia a professionisti che a gruppi di neofiti della danza, dall’infanzia alla terza età ai non vedenti. Nel 2013 diventa direttore della Biennale di Venezia - Settore Danza e viene nominato Chevalier de l’ordres des arts et des lettres dal Ministro della cultura francese. Rappresenta l’Italia sia a Marsiglia Capitale Europea della Cultura 2013, con il progetto Arte del gesto nel Mediterraneo che coinvolge 160 interpreti provenienti da diversi paesi.

gesto1Cantieri del gesto in piazza GoldoniCantieri del gesto, il progetto triennale ideato da Virgilio Sieni per Livorno in collaborazione con le più importanti istituzioni cittadine, entra nel suo terzo anno di attività. Dopo il successo del primo e del secondo anno, che ha visto i cittadini livornesi protagonisti delle azioni coreografiche appositamente create da Virgilio Sieni per la città, Cantieri del gesto rilancia l’invito ai giovani danzatori e ai cittadini di tutte le età - dai bambini agli anziani, senza alcuna richiesta di competenza tecnica - per partecipare ai nuovi percorsi di creazione in programma per il 2017.  Sarà lo stesso Virgilio Sieni, uno dei protagonisti assoluti della danza contemporanea europea e già direttore della Biennale Danza di Venezia, a presentare la nuova fase del progetto in un incontro aperto al pubblico martedì 10 gennaio, alle ore 19 presso la Goldonetta (ingresso libero). Obiettivo del progetto è la creazione di un percorso attraverso il corpo, nell’intento di creare nel tempo una comunità del gesto che vive e riflette la città di Livorno partendo dagli strati emotivi della condivisione e dell’esperienza profonda della danza. Il progetto prevede una visione pubblica in vari luoghi della città nel settembre 2017. Cantieri del Gesto_Livorno 2017 è un progetto di: Virgilio Sieni / Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza, con il sostegno di Comune di Livorno e Regione Toscana, in collaborazione con Fondazione Teatro Goldoni, Istituto Superiore di Studi Musicali Pietro Mascagni, Nuovo Teatro delle Commedie, LINC Livorno IN Contemporanea 2.0.

Alle ore 20 nella piazza antistante il Goldoni, uno dei gruppi di lavoro dei Canteri del Gesto di Livorno mostrerà l’azione Rivelazione_Ballo 2016, ispirata al racconto biblico ed alle vicende umane, al susseguirsi di drammi storici, dove l’uomo è chiamato a confrontarsi di nuovo col proprio corpo e quello degli altri. Una ricerca sulla tattilità e l’adiacenza, il sostegno e l’incontro. La coreografia, realizzata da Virgilio Sieni, si muoverà come un esodo che informa la comunità degli interpreti, e gli spettatori, che il corpo può essere il luogo di una rivoluzione, di una apertura; assistenti alla coreografia Chelo Zoppi, Asia Pucci.

Interpreti: Maria Grazia Ambrosino, Rossella Barontini, Raffaella Basso, Elia Bianucci, Eleonora Bolognesi, Stefania Brogi, Elisa Bruzzone, Paola Catastini, Caterina Ceccarini, Sascha Chimenti, Laura Cicora, Grazia Giorgi, Cristina Giuliani, Valentina Mannocci, Michela Melani, Matilda.
Musica eseguita dal vivo da Ensemble del "Laboratorio aperto di flauto" Istituto Superiore di Studi Musicali Pietro Mascagni: Chiara Brugnoni, Radames Ceccarelli, Dario Cei, Vania Franchi, Martina Gremignai, Eleonora Lucci, Laura Manescalchi, Josè Vinattieri, Nina Tarantino, Caterina Pannocchia, Natalie Picone, Teresa Politi, Sara Rizzo, Giulia Scalsini; Coordinatore: Stefano Agostini. La partecipazione all’iniziativa è libera.

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Al via “Livorno Piano Competition” con 140 artisti

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L’Associazione Musicale LivornoClassica è l'Ente organizzatore di Livorno Piano Competition, un nuovo concorso pianistico che nasce a Livorno con l'auspicio di diventare negli anni un punto di riferimento nell'ambito delle competizioni musicali di alto livello. Il concorso si svolgerà presso la Fondazione Teatro Goldoni, partner principale di Livornoclassica in questa manifestazione insieme al  Centro pianoforti MenicagliCarlo Palese, presidente di Livornoclassica e direttore artistico del Livorno Piano Competition considera questo  successo  un segnale importante; gli oltre 140 concorrenti che giungeranno nella nostra città  confermano quanto  cultura e  arte siano un irrinunciabile nutrimento per lo spirito e al contempo possano animare la vita di un'intera comunità. Aspetto, questo, testimoniato anche dalla generosa disponibilità di molte famiglie di appassionati ad ospitare nella loro casa un concorrente per tutta la durata del Concorso. La città ha accolto con molto favore l'iniziativa che ha ottenuto il  patrocinio del Comune di Livorno, della Provincia di Livorno e della Regione Toscana. Le prove attendono i concorrenti presso la Fondazione Goldoni: il 16 e il 17 Gennaio si svolgerà il “Premio Giovani Pianisti Livornoclassica”, sezione del Concorso articolata in audizioni per fasce d'età, dai 6 ai 25 anni. Il 18 e il 19  il Livorno Piano Competition entrerà nella sua fase più selettiva destinata a candidati fino ai 35 anni, con prove eliminatorie e prova finale il 20 gennaio nel corso della quale  si contenderanno premi consistenti in  denaro  e concerti. Particolare cura è stata posta nel definire i membri della commissione giudicatrice scegliendo  tra i pianisti di altissimo livello sul piano internazionale;

Sofya Gulyak, vincitrice di molti dei più importanti concorsi di esecuzione pianistica e straordinaria concertista che il pubblico livornese avrà modo di apprezzare il 23 Gennaio in un concerto di Classica con Gusto , Presidente di giuria;

Wojciech Switala, membro della giuria del prestigioso concorso Chopin di Varsavia nel 2015, pianista e didatta di fama;

Alberto Nosè, strepitoso pianista tutto italiano, vincitore di innumerevoli competizioni internazionali e didatta tra i più richiesti ed apprezzati nelle masterclass di alto perfezionamento in tutto il mondo;

Roberto Pegoraro, Direttore artistico del Verona Piano Competition, Presidente dell'Associazione Liszt di Verona docente di pianoforte presso il Conservatorio di Verona e concertista.

Carlo Palese, pianista, docente e Direttore artistico del Livorno Piano Competition

Tutte le esecuzioni sono pubbliche ed aperte alla cittadinanza. Per tutte le giornate previste le audizioni inizieranno alle 9.30 ( compresa la Finale del 20 )  e proseguiranno fino a sera.

Il 20 gennaio alle 20.30 vi sarà la serata di Gala nella  Goldonetta, con cerimonia di premiazione e concerto dei premiati.

L'ingresso al concerto dei vincitori sarà gratuito fino ad esaurimento posti.

Per tutte le informazioni relative al concorso potrà essere consultato il sito  www.livornopianocompetition.wordpress.com

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Al Goldoni arriva Elio in “Largo al factotum”

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“Chi non ha mai cantato almeno una volta nella vita Figaro qua, Figaro là?”. Se lo chiederà, coinvolgendo il pubblico in una serata musicale unica nel suo genere, l’imprevedibile ed eclettico Elio, mitico leader del gruppo Elio e le storie tese, nel concerto “Largo al Factotum” atteso martedì 17 gennaio, alle ore 21 al Teatro Goldoni di Livorno. L’appuntamento, presentato in collaborazione con Menicagli pianoforti nell’ambito del cartellone musicale della Fondazione Goldoni, vedrà l’artista milanese vestire i panni del più famoso barbiere della storia per passare agevolmente tra vicende e personaggi diversi nel mondo della lirica (ma non solo), in compagnia del pianista Roberto Prosseda in un suggestivo recital: un viaggio originale, divertente e raffinato nella storia della musica classica, da Rossini a Mozart e Weill, fino alle canzoni moderne del compositore contemporaneo Luca Lombardi. Una performance che vedrà Elio interpretare Don Giovanni e il Barbiere di Siviglia, così come odi musicali alla zanzara, al criceto e al moscerino. Lo scopo dell'iniziativa è proporre il repertorio lirico classico in modo divertente, liberandolo dai vecchi preconcetti che lo fanno sembrare noioso e lo tengono lontano dal grande pubblico: “Il motivo per cui ho iniziato a fare questo tipo di spettacoli – spiega Elio – è perché credo che la musica classica sia anzitutto musica bella che vale la pena ascoltare. Siamo in una fase storica in cui c’è bisogno di qualità, ma in pochi conoscono questi brani. Quindi l’intento è quello di far ascoltare a chi non avrebbe mai avuto l’occasione o la voglia di farlo della buona musica, senza etichette di genere, sperando che poi se ne innamorino come è accaduto a me”.
Una proposta originale, che cerca di andare incontro ad un pubblico giovane e nuovo, ma che si rivolge anche a chi, amando la musica, vuole lasciarsi trasportare in un gioco dove ironia ed umorismo si fondono con melodie immortali, rese con maestria da un interprete di fama internazionale come Prosseda, incrociando le situazioni paradossali e le gag create ed improvvisate da Elio.
Il recital si aprirà con le arie mozartiane “Madamina, il catalogo è questo” (Don Giovanni) e “Non più andrai farfallone amoroso” (Nozze di Figaro), per passare alle celeberrime sortite del barbiere rossiniano (“La calunnia è un venticello”, “Largo al Factotum”), ed altre pagine del compositore pesarese quale “Un piccolo treno del piacere”, puro divertimento in musica e la sua spiritosa “Canzone del bambino”. Sarà quindi la volta della modernità spregiudicata del teatro lirico e musicale di Kurt Weill e Bertolt Brecht con alcuni momenti de “L'opera da Tre Soldi”, capolavoro del XX secolo che seppe utilizzare il linguaggio della musica classica intercalandola con le suggestioni del cabaret, della canzone commerciale, del jazz e della musica da ballo, proponendo infine due Canzoni tradizionali giapponesi e quattro odi agli “animali minori”, quelli bistrattati, è stato detto, quelli cui nessuno aveva mai dedicato attenzioni prima di Elio.
Questo incredibile percorso musicale, volto anche a far percepire la versatilità e godibilità della musica a 360 gradi, sarà presentato al pubblico nel corso della prossima “Guida all’ascolto” condotta dal prof. Daniele Salvini, lunedì 16 gennaio, alle ore 17 nella Sala Mascagni del Goldoni, con il consueto ausilio di registrazioni ed esempi. Ingresso libero.

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Goldonetta, lunedì Rassegna Cinema “Marina”

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Lunedì 16 gennaio, alle 21, in Goldonetta, il secondo appuntamento della Rassegna Cinema è con il film Marina di Stijn Coninx con Luigi lo Cascio e Donatella Finocchiaro. Le miniere del Belgio hanno attratto, dagli anni 40 del '900 in poi, circa trecentomila lavoratori italiani. Si è trattato di un fenomeno di notevole rilevanza, che ha segnato la vita di due generazioni di migranti, i quali trovavano alloggio in stamberghe sovraffollate e lavoravano in condizioni abominevoli. Talvolta incontravano la morte, come nel tristemente celebre caso di Marcinelle.
Il cinema non è stato molto prodigo nel raccontare questa grande esperienza collettiva, specie in raffronto ad altre drammatiche epopee del secolo scorso. Ci sono tuttavia alcune rimarchevoli eccezioni: Marina del belga Stijn Coninx si inserisce benissimo in questo mini-filone affiancando alla vicenda di emigrazione e lavoro la storia vera del cantautore calabrese Rocco Granata, autore della celeberrima hit che dà il titolo alla pellicola. Partito da bambino con tutta la famiglia, Rocco sopravvive ad una terra straniera coltivando il sogno di diventare un musicista, scontrandosi anche con i divieti di un padre conservatore che concepisce la fisarmonica soltanto come un passatempo. Il film è retto dalla riuscitissima interpretazione di Luigi Lo Cascio e Donatella Finocchiaro, così ben inseriti nel contesto risultando sempre credibili e mai fuori luogo. Marina rappresenta un po’ tutta l’Italia, quella che sogna, quella che lavora, che non si lascia abbattere, quella che canta e balla a braccetto con la vita, a piedi scalzi, su un bel prato baciato dal sole del sud. Ingresso riservato ai Soci. 

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“La bella addormentata” di Cajkovskij al Goldoni

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Ancora la grande danza protagonista al Teatro Goldoni di Livorno con il Balletto di Mosca “La Classique” ed il fantastico mondo delle favole: mercoledì 18 gennaio, alle ore 21, presentata da Eventi di Danza di Mauro Giannelli, andrà in scena un altro capolavoro assoluto di Cajkovskij, “La bella addormentata”. Dopo il successo de “Lo schiaccianoci” durante le festività, sarà la volta della storia danzata della principessa Aurora con le splendide coreografie di Marius Petipa: dal sortilegio scagliato su di lei dalla perfida maga Carabosse furiosa per non essere stata invitata alla festa della sua nascita, al lungo sonno in cui cade punta da un fuso insieme a tutta la sua corte durante i festeggiamenti del suo sedicesimo compleanno, fino allo spezzarsi dell’incantesimo ad opera dell’innamorato Principe con il conclusivo Grand pas de Deux, in un’apoteosi di felicità.

“La nostra scelta è quella di mettere in scena balletti classici esattamente come apparirono nella loro produzione originale – spiega Elik Melikov direttore della prestigiosa compagnia di danza classica – quindi senza nessun tipo di adattamento alle situazioni moderne. D’altra parte il nome stesso della compagnia lascia intendere che ci atteniamo alla lunga e importante tradizione russa relativa alla danza classica.”

Fondato nel 1990, il Balletto di Mosca, annovera fra le sue file danzatori di notevole tecnica classico-accademica provenienti dai maggiori teatri russi, dal Teatro Bolshoi di Mosca al Kirov di San Pietroburgo, da Kiev a Odessa e altri. Sempre molto richiesta, la compagnia entusiasma le platee di tutto il mondo compiendo anche regolari tournée nei più importanti teatri europei ed italiani e raccogliendo ovunque consensi ed ovazioni.

Con lo scopo di restituire lo splendore delle coreografie originarie e la veste tradizionale di uno dei balletti più amati, i costumi di Elik Melikov e le scenografie di Evgeny Gurenko, carichi di ornamenti e decorazioni, restituiranno anche visivamente i colori e le emozioni della favola.

Tra gli interpreti della compagnia di ballo composta da 48 elementi, spicca la splendida étoile Nadejda Ivanova, ballerina affascinante per capacità interpretativa e padronanza tecnica. Dopo il diploma con lode alla Scuola di Danza dell’Opera di Perm, la Ivanova ha danzato con il Teatro dell’Opera di Ekaterinburg e con il Balletto Nazionale Russo diretto da V. Moiseyev. Nel corso della sua carriera ha ricevuto prestigiosi ed importanti riconoscimenti tra cui il diploma al “Prix de Lausanne 98”, il diploma al “The Hope of Russia”, il Premio speciale alla IVª International Competition “Prix Vaganova” di San Pietroburgo, il premio speciale del pubblico e premio Nini Ananiasshvili alla International Ballet Competition di Perm e il I° premio all’International Competition in Kazan.

Biglietti ancora disponibili presso la biglietteria del Teatro Goldoni, aperta il martedì e giovedì con orario 10-13, il mercoledì, venerdì e sabato ore 17-20. Nei giorni di rappresentazione sarà aperta a partire da due ore prima dell’orario di spettacolo. I biglietti vanno dai 15 € ai 25 € (con le riduzioni previste per Fedeltà/Coop e Giovani).

Prevendite: nei negozi del circuito regionale Box Office (compreso il Chiosco Livorno del Centro Commerciale “Le Fonti del Corallo” e tutti i supermercati Coop inseriti nel circuito) o tramite internet collegandosi al sito www.goldoniteatro.it

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Sul palco del Goldoni “La bottega del caffè”

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Goldoni al Teatro “Goldoni”: a riportare il grande commediografo veneziano sul palcoscenico del teatro livornese martedì 24 e mercoledì 25 gennaio, alle ore 21, è uno dei più noti registi a livello internazionale quale Maurizio Scaparro con una splendida nuova edizione de La bottega del caffè. “Tra i motivi che mi hanno spinto a mettere in scena oggi La bottega del caffè – afferma il decano dei registi italiani – il primo credo sia il piacere e il desiderio di tornare a parlare di Venezia e del suo Carnevale, durante il quale la commedia si svolge, dalle prime luci dell’alba a quando scende la notte. Una Venezia che già allora rischiava di dimenticare la sua grandezza e di cedere alle tentazioni di una progressiva mercificazione della città, delle sue bellezze e dei suoi carnevali.”
Su una direttrice di ricerca artistica che parla di Firenze, Napoli e della Serenissima, Scaparro segue rigorosamente i canoni goldoniani di una commedia dei sentimenti e dell’agire degli esseri umani, in un perfetto equilibrio fra la parola e l’azione scenica. Disegna così uno spettacolo classicissimo, ricco di vivacità ed umanità, grazie alla bravura ed eleganza dei suoi interpreti su cui spiccano Pino Micol (attore con cui vanta un lungo sodalizio teatrale) e Vittorio Viviani, impreziosito dalle musiche originali del premio Oscar Nicola Piovani, le belle scene ed i costumi di Lorenzo Cutùli, vincitore dell’International Opera Awards 2014 per la scenografia. Una lettura che è ambientata nella metà del Settecento ma sembra rivolgersi ai tempi di oggi, con le sue debolezze e problemi, come la piaga del gioco d’azzardo e il pettegolezzo che pervade ancora tanta parte delle nostre trasmissioni televisive. Ecco che nell’arco di una giornata, in una suggestiva piazzetta veneziana, si dipana la storia del caffettiere Ridolfo che ha preso a cuore la sorte del giovane mercante di stoffe Eugenio, da qualche tempo assiduo frequentatore della casa da gioco di Pandolfo. Lì Eugenio ha subìto perdite ingenti giocando a carte con Flaminio, un giovane torinese che si spaccia per nobile. Il desiderio di ricondurli sulla retta via da parte delle loro mogli, viene ostacolata da Don Marzio, un nobile napoletano prepotente, ambiguo e chiacchierone. Una commedia che era stata pensata da Goldoni per il teatro di maschera, capace di far cogliere attraverso queste tutte le sfumature che affollano ed agitano l’animo umano, con travestimenti, bugie ed inganni, sentimentalismo, scene rapide e godibili trattate con una penna leggera intrisa di comicità ma anche di malinconia. Elementi che vengono resi con efficacia e realismo da Scaparro per uno spettacolo prodotto dalla Fondazione Teatro della Toscana ed incluso nella stagione di prosa della Fondazione Goldoni. Al fianco dei due protagonisti un’ottima compagnia composta da Ruben Rigillo, Maria Angela Robustelli, Ezio Budini, Pietro Masotti, Marta Nuti, Giulia Rupi, Alessandro Scaretti; le musiche sono eseguite dalla violinista Lisa Green, le luci sono realizzate da Maurizio Fabretti.

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Salieri-Mozart, oggi guida all’ascolto al Goldoni

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Antonio Salieri e Wolfgang Amadeus Mozart: tutto il fascino della rivalità tra due grandi della musica reso celebre dal bello (quanto improbabile) film “Amadeus” di Milos Forman, sarà affrontato nella nuova “Guida all’ascolto” prevista per lunedì 23 gennaio, alle ore 17 presso la Sala Mascagni del Teatro Goldoni. Occasione è data dalla presentazione del prossimo concerto in programma al Goldoni giovedì 26 gennaio per la Stagione musicale, appuntamento che prevede in apertura l’ouverture La veneziana di Salieri ed in chiusura la Sinfonia n.35 K.385 ‘Haffner’ del genio salisburghese. Due opere meravigliose che insieme a coinvolgenti pagine di due compositori dell’Ottocento francese (Jacques Ibert e Gabriel Fauré) saranno rese dal giovane ed affermato direttore d’orchestra Daniele Rustioni sul podio dell’ORT Orchestra della Toscana.
La “Guida all’ascolto” sarà condotta dal prof. Daniele Salvini, consulente musicale del Goldoni, che illustrerà gli aspetti salienti del ricco programma musicale attraverso video ed ascolti mirati, insieme a semplici notizie storiche e biografiche relative agli autori ed al loro tempo. La Guida all’ascolto è ad ingresso libero.

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“Caleidoscopio”, pianista russa in Goldonetta

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E’ un programma di incredibile varietà ed appeal musicale quello che una pianista di altissima caratura internazionale quale la russa Sofya Gulyak offrirà lunedì 23 gennaio, alle ore 21 alla Goldonetta agli spettatori di “Classica con gusto”, la rassegna di musica da camera della Fondazione Teatro Goldoni di Livorno in collaborazione con Menicagli Pianoforti ed il Maestro Carlo Palese.
Sofya Gulyak ha vinto i più grandi concorsi internazionali (tra tutti il Leeds in Inghilterra) e da molti anni si esibisce regolarmente nei maggiori teatri, sale da concerto del mondo e con le più prestigiose orchestre. Docente al celeberrimo Royal College di Londra, è spesso in giuria di importanti concorsi pianistici e presenterà una serata che già dal titolo scelto per l’occasione, “Caleidoscopio”, fa presagire la visione di un gioco di colori sonori all'interno di figure simmetriche e ricche di sfumature cromatiche. Così sarà, infatti, per i brani in programma, dove ciascuno a suo modo rimanderà ai concetti di ricomposizione, colore e simmetria. In apertura la Ciaccona per violino di Johann Sebastian Bach che conquista una sorta di “terza dimensione” basata sulle possibilità coloristiche offerte dalla ricchissima riscrittura pianistica che ne fece Ferruccio Busoni all’interno delle meravigliose simmetrie dell'edificio bachiano. Ricomposizione invece, e di altissimo livello creativo, quella che Maurice Ravel operò nella Valse: un “ incrocio di temi di valzer detti, accennati, ripresi e sovrapposti con dissolvenze quasi cinematografiche – spiega Palese – indirizzate verso un grande unico punto di tensione. Fra queste due opere troverà spazio un brano velato di dolce malinconia, il Preludio, Fuga e Variazione di Cèsar Franck.
Spazio, infine, ad un capolavoro della letteratura musicale russa quale i Quadri di un'Esposizione di Modest Moussorgsky. Sarà emozionante scoprire la lettura che la Gulyak darà delle vivide e potenti immagini musicali scaturite dalla fantasia del compositore, ispirate da una collezione di bozzetti raffiguranti situazioni e luoghi, reali o immaginari, della tradizione russa che ne ispirò la realizzazione. Fu Moussorgsky stesso ad indicarne l’origine nella visita che fece ad una mostra di acquarelli e disegni del pittore Victor Hartmann, suo buon amico, scomparso nel 1874. Nacque così un’opera magistrale per varietà e ricchezza timbrica, dieci pezzi ognuno dei quali ha il titolo del quadro che lo ha ispirato, con la celebre "Passeggiata" con cui si apre l’opera e che si alterna spesso tra un brano e l’altro. La versione per pianoforte rimase incredibilmente ignorata per anni ed il successo e la grande notorietà dell’opera si deve alla versione orchestrale che fu realizzata cinquanta anni dopo da Ravel.

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A lezione di ascolto musicale con Salvini

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Martedì 24 gennaio, dalle 17 alle 19 in Goldonetta, inizia la seconda parte del laboratorio di ascolto musicale che Daniele Salvini terrà con cadenza settimanale fino aprile. Il Laboratorio si rivolge a tutti coloro che ascoltano e amano la musica, a chi ci si avvicina per la prima volta, per un percorso di conoscenza degli stili, delle forme, degli autori più rappresentativi della musica occidentale, per sviluppare la capacità di ascoltare, aumentare la consapevolezza e il piacere nell’esperienza dell’ascolto. Il percorso attraverserà secoli di musica, con ascolti, letture, analisi, collegamenti interdisciplinari. In questa seconda parte (gennaio-aprile, 12 appuntamenti) - a prosecuzione ed approfondimento del percorso effettuato lo scorso anno – le lezioni si concentreranno sulle molteplici esperienze musicali che hanno caratterizzato Il secondo Novecento: dalle avanguardie al minimalismo, dai compositori dell’est europeo alle culture musicali orientali, e poi il jazz dal dopoguerra ad oggi, la rivoluzione del rock, il folk e la musica popolare, il teatro musicale, la musica nel cinema.

Per info: 0586.204225 laboratori@goldoniteatro.it www.teatrogoldoni.it

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Rustioni sul podio dell’orchestra della Toscana

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Wolfgang Amadeus Mozart e Antonio Salieri: non sapremo mai esattamente se e fino a qual punto si spinse la rivalità tra questi due geniali musicisti pressoché contemporanei, attivi entrambi nella Vienna nella seconda metà del ‘700. Italiano, della provincia di Verona, alla corte ed al servizio dell’imperatore d’Austria il primo, salisburghese, allora ventiseienne acclamato in tutta Europa per il suo prodigioso talento e l’incredibile capacità compositiva il secondo. Non sarà andata come nell’indimenticabile film “Amadeus” di Milos Forman, certo è che il loro accostamento offre all’ascolto molte suggestioni ed emozioni al pubblico di ieri come quello di oggi. Ecco che alla vigilia del “compleanno” di Mozart (era nato il 27 gennaio 1756), un direttore d’orchestra giovane ed affermato come Daniele Rustioni, ha scelto di aprire e chiudere il prossimo concerto in programma giovedì 26 gennaio, alle ore 21 al Teatro Goldoni di Livorno con due meravigliose opere di questi autori, sul podio dell’Orchestra della Toscana di cui è direttore principale.

A poco più di trent’anni Rustioni è già una consolidata realtà nel panorama internazionale ed è stato premiato nel 2013 “Miglior esordiente dell’anno” dagli International Opera Award di Londra (gli Oscar della Lirica): “Propongo un accostamento davvero insolito – afferma il Direttore durante le prove del concerto – perché faccio incontrare la scuola viennese di Mozart attraverso la Sinfonia n. 35 Haffner” insieme a quel piccolo gioiello che è la sinfonia La Veneziana di Salieri, con quella francese tra la fine ‘800 ed inizio ‘900 con la celeberrima Pavane di Gabriel Fauré ed il Concerto per flauto e orchestra di Jaques Ibert”. Quest’ultimo lavoro, in particolare, probabilmente la composizione novecentesca dedicata al flauto più eseguita, vedrà impegnato nella parte solistica Fabio Fabbrizzi, musicista di lungo corso dell’Orchestra. Spetta a lui suonare un concerto dove allo strumento è richiesto di fare tutto quel che tecnicamente può, ma dando sempre l’impressione che ogni cosa sia facile, leggera. Una parte di primo piano ha il flauto anche nella citata bellissima Pavane op.50 di Fauré, pezzo del 1887 che si rifà all’omonima danza rinascimentale da cui prende il nome e che per la sua malinconica, struggente cantabilità è sicuramente l’opera che più ha contribuito alla fortuna del suo autore, musicista raffinato, elegante, tra i più importanti nell’Europa del suo tempo.

La brillante Sinfonia "Haffner" K. 385 che concluderà la serata, è una delle sinfonie mozartiane più popolari, grazie ad una vivacità che deriva proprio dall’essere stata concepita inizialmente come Serenata, per definizione genere leggero e di intrattenimento, brillante e disimpegnato: fu, infatti, scritta per conto del ricco commerciante salisburghese Sigmund Haffner, che in passato, quando era borgomastro della città, aveva già commissionato a Mozart una serenata (la K. 250) in occasione delle nozze della figlia.

Biglietti per il concerto ancora disponibili presso il botteghino del Goldoni (tel. 0586 204290) il martedì e giovedì con orario 10-13, il mercoledì, venerdì e sabato ore 17-20. Prezzi Platea € 23 intero, € 20 fedeltà/Coop, Giovani dai 16 ai 25 € 12, ragazzi dai 6 ai 15 anni € 7. Tutte le informazioni e biglietti online su www.goldoniteatro.it

Prima del concerto, il direttore d’orchestra Daniele Rustioni, sarà lieto di incontrare alle ore 18 in Goldonetta il pubblico ed i giovani allievi del Liceo musicale Niccolini Palli e dell’Istituto Musicale Pietro Mascagni: un’occasione per conoscere e dialogare con uno dei protagonisti della musica classica dei nostri giorni, già applaudito in Teatri quali la Scala di Milano e Royal Opera House Covent Garden di Londra. Coordina l’incontro il prof. Daniele Salvini.

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Sabato al Goldoni lo show di Cardinali

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Satira, umorismo e… mancanza di rispetto, tutto in rigoroso vernacolo livornese: sono questi gli ingredienti di base che hanno reso famoso fino oltre i confini nazionali il mensile “Il Vernacoliere” e con lui il suo “Babbo”, ideatore, autore ed editore Mario Cardinali, atteso sabato 28 gennaio, alle ore 21 al Teatro Goldoni di Livorno in un originale one man show per la sezione “Eventi fuori abbonamento” della stagione. La serata, dal titolo emblematico “Noi livornesi una razzaccia a modo nostro”, darà modo allo storico direttore di parlare dei livornesi a 360 gradi: "Racconterò chi siamo, come siamo, perché siamo così – afferma subito Cardinali – ed anche tutto quello che avreste voluto sapere sui livornesi ed i pisani non ve l’hanno mai detto". Uno spettacolo fatto di storia, storielle, satira, umorismo, letteratura, poesia, proverbi feroci e tante risate: "Nel mio annoso girare per l’Italia a parlare del Vernacoliere - dice ancora Cardinali -  ho sempre e dovunque incontrato tanta curiosità sui livornesi, tanta voglia di sapere qualcosa della loro storia, qualche spiegazione della loro caratteristica diversità dagli altri toscani, da tutti ben avvertita ma ignorata nelle sue motivazioni. Tutte cose che d’altronde neppure tanti livornesi conoscono, che nessuno ha mai veramente spiegato loro".

E’ partendo da questa preliminare constatazione – con un tragicomico prologo sui pisani («"mpensabile parlare di Livorno – precisa Cardinali – senza la nostra cartina di tornasole, i pisani appunto, del resto tanto presenti nella nostra storia, oltre che nel nostro campanilismo"), si proseguirà con l’autoironia sul modo in cui i livornesi si sentono al centro del mondo, e poi sul loro essere anche un popolo di poeti (e ci sono stornelli ottocenteschi e versi di Caproni), in una comunità di donne matriarche e di ragazze speciali, dalle filandrine “scandalose” della prima industrializzazione e dalle sartine fino alle ragazze e ragazzine d’oggi col loro linguaggio senza pudori, "in un mix di sacro e di profano com’è nella composita realtà labronica, di mente e di pancia, di spirito e di materia, di carezze e di picchi nel muso".
E si parlerà pure – sempre fra la realtà e la commedia – dei livornesi come popolo di pittori e di musicisti, come popolo di ribelli e di resistenti. E ci sarà poi il mare con i suoi traffici e con i suoi pirati, con i livornesi «popolo di marinai anzi di marittimi anzi di bagnanti», ci saranno le storie di risiatori ed infine "i figli di puttana, come tanti fra gli altri toscani definiscono i labronici... ".
E qui Cardinali comincerà un singolare viaggio a ritroso nel tempo, per ritrovare la vera storia di Livorno – dei livornesi come sono oggi – con il crogiolo di etnie che ha generato una “livornesità” tanto diversa dalla toscanità altrui, in una scorribanda storico-satirico-umoristica, "Fino a chiudere – conclude Cardinali – con un fuoco d’artificio dei famigerati proverbi gastro-ano-genitali della "civiltà" livornese, vera e propria filosofia parlata, una terminologia dissacrante che riassume i valori dell’essenzialità popolare, una ferocia espressiva che è realismo di sesso e di cibo, di materia fecale e di spiriti d’amore. Che è livornesità, senza se e senza ma".

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Goldonetta, stasera “Lo stato contro Fritz Bauer”

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Venerdì 27 gennaio alle ore 21, in Goldonetta, nel giorno dedicato alla memoria dell’Olocausto, la rassegna “Cinema è …..” organizzata dall’Associazione Amici del Cinema “La Goldonetta”, pone una rispettosa e riflessiva attenzione sul tema, attraverso la pellicola tedesca "Lo stato contro Fritz Bauer", incentrata sulla figura del procuratore generale di origine ebrea Fritz Bauer, che sta cercando di portare in tribunale gli autori dei crimini di guerra perpetrati durante il Terzo Reich.  Quando il procuratore viene a sapere che Adolf Eichmann, un ex tenente colonnello delle SS che si è reso responsabile della deportazione di massa degli ebrei si nasconde a Buenos Aires, la sua azione giudiziaria si rivela impossibilitata da uno Stato che è fermamente determinato a censurare il suo terribile passato. Diffidando del sistema giudiziario tedesco, Bauer contatta il Mossad, il servizio segreto israeliano, commettendo così alto tradimento. Ma a spingerlo non è un desiderio di vendetta, bensì la sua sincera preoccupazione per il futuro della Germania. Ingresso riservato ai Soci
Associazione Amici Teatro Goldoni e Associazione Amici del Cinema “La Goldonetta”. Le iscrizioni si ricevono direttamente in Goldonetta la sera della proiezione oppure alla sede degli Amici del Teatro presso il negozio Antichità “Il Quadrifoglio” via Mayer 66

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